Città e autorganizzazione delle periferie. Roma: Tor Bella Monaca e il lago della Snia Viscosa

Among the peripheries of Roma, those of Tor Bella Monaca is one of the most problematic: this paper documents the (on-going) research on the ERP quarters, characterized by a solid interdisciplinary, central role of the on-field work, interaction with local reality, in which an experience of auto-organization is experimented.

Le periferie delle nostre città sono tradizionalmente considerate aree degradate, spesso non solo dal punto di vista urbanistico ed edilizio, ma anche sociale e culturale, per le quali sono richiesti interventi radicali di riqualificazione. E poiché raramente l’operatore privato è disposto ad investire su queste aree, dovrà essere il soggetto pubblico a farsi carico degli interventi; prospettiva che, nell’attuale fase di difficoltà delle amministrazioni pubbliche, sicuramente diventa sempre più difficile e si allontana. Oppure bisogna concedere al soggetto privato una serie di vantaggi – generalmente in termini di volumetrie edilizie da realizzare – che poi hanno conseguenti effetti negativi sulla struttura e sull’organizzazione della città, soprattutto se assumono caratteri speculativi. Spesso si sviluppano processi di stigmatizzazione e di ghettizzazione nei confronti dei quartieri più in difficoltà, che generalmente non sono giustificati e che acuiscono i problemi piuttosto che aiutare a risolverli. Tra le periferie di Roma, quella di Tor Bella Monaca è una delle più problematiche: questo documento documenta la ricerca (in corso) sui quartieri ERP, caratterizzata da un solido ruolo interdisciplinare e centrale del lavoro sul campo, dall'interazione con realtà locale, in cui si sperimenta un'esperienza di auto-organizzazione.