The theme of "urban natures" is closely related to the role of public space in the contemporary city that resulted definitely transformed in recent decades in favor of increased walkability, greater accessibility and more urban comforts that encourages outdoors social practices. Today the landscape project, which operates within the urban space, recreating natural environments with rocks, water, trees and vegetation, assumes an aesthetic dimension in which the natural elements take on senses and meanings related to the contemporary culture.This paper aims at investigating the question of the contemporary urban project that includes natural elements in the public space, looking at it through different dimensions: from the environmental and ecological dimension, to the social, semiotic and then aesthetic ones.

Il tema delle "nature urbane" assume oggi significati molteplici, riferiti a diversi punti di vista. Dalla scala della pianificazione urbana che sta rivedendo approcci e strumenti disciplinari, sulla scorta di istanze, che fanno capo all'Ecological Urbanism, al Landscape Urbanism, ovvero al ruolo propositivo del progetto di paesaggio nella definizione degli sviluppi territoriali; alla scala urbana di parchi, giardini o "green infrastructures" (assi stradali, corridoi ecologici, parchi lineari, parchi urbani fluviali, ecc.), passando per l'agricoltura urbana (orti urbani, natura edibile); fino alla scala architettonica degli edifici, che partecipano al sistema urbano della vegetazione con pareti verdi e tetti-giardino. La città contemporanea sente il bisogno di ricreare gli spazi naturali all'interno dell'ambiente antropizzato, che in precedenza aveva negato. Si tratta di una natura ricostruita in vitro, evidentemente, ma che riecheggia i luoghi naturali e che sta cambiando il panorama urbano contemporaneo. Il tema delle nature urbane appare strettamente connesso, quindi, al ruolo dello spazio pubblico nella città contemporanea, che si è completamente trasformato negli ultimi decenni, a favore di una migliore fruizione pedonale, in termini di accessibilità e confort, incoraggiando la pratica di attività all'aperto. La presenza della vegetazione e dell'acqua nello spazio urbano, assume oggi un valore strategico, non solo per le questioni legate alla sostenibilità ambientale, ma anche per questioni più ampie, di carattere sociale e culturale, connesse al benessere individuale e collettivo. La ricerca prende in esame le diverse funzioni svolte dalla vegetazione e dall'acqua in ambiente urbano. Dalla funzione ecologico-ambientale (corridoi ecologici tra aree wilderness, regolazione del microclima, mitigazione inquinamento atmosferico, del suolo e delle acque, ecc), o protettiva di tutela del territorio; a quella ricreativa e di miglioramento della qualità della vita, in generale, ma anche più specificatamente collegato alla salute psico-fisica e al benessere; alla dimensione sociale del verde pubblico, con le sue implicazioni culturali, didattiche e di sensibilizzazione sui temi ambientali; fino alla dimensione estetico-architettonica nel progetto. La questione della natura nello spazio urbano viene brevemente raccontata, dal mito della green city, passando per Olmstead e Mc Harg, Burle Marx, e Lawrence Halprin, fino alle odierne declinazioni delle green infrastructure, per introdurre alcune riflessioni sulla condizione attuale del progetto dello spazio urbano. Si evidenziano in via esemplificativa alcuni progetti poco magniloquenti, come la Desert Plaza di Arrojo a Barakaldo, o il Passeig De St Joan Boulevard a Barcellona di Lola Doménech, piuttosto che gli urban parklet di San Francisco, che hanno dato luogo a nuovi scenari urbani con operazioni raffinate ed intelligenti. Al tempo stesso si paventano i rischi imitativi, che possono generare le immagini potenti e iconiche della foresta verticale di Boeri o le pareti verdi idroponiche di Patrick Blanck, rispetto alla mancanza di consapevolezza, talora, della complessità di gestione di tali sistemi. La tendenza emulativa a ripetere segni e progetti visti nelle riviste e nelle immense banche di immagini dei social network rischia di produrre danni peggiori. Il rischio è che la vegetazione e l'acqua diventino meri elementi linguistici da ripetere acriticamente e indifferentemente nel contesto urbano, senza avere la conoscenza della loro gestione. La dimensione estetica di un progetto, in tal senso, può essere riconosciuta solo quando è connessa a tutte le altre dimensioni, da quella ambientale ed ecologica, a quella sociale, a quella funzionale legata alle attività umane e al benessere individuale e collettivo. In questo senso, l'estetica del progetto è legata alla sostenibilità dell'intervento, che si misura nella sua dimensione etica.

Urban Natures for Public Spaces / Clemente, Matteo. - ELETTRONICO. - (2017), pp. 103-113. (Intervento presentato al convegno Changing cities III. Spatial, design, landscape & socio-economic dimensions tenutosi a Syros-Delos-Mykonos Islands; Greece nel June 26-30, 2017).

Urban Natures for Public Spaces

Clemente Matteo
2017

Abstract

The theme of "urban natures" is closely related to the role of public space in the contemporary city that resulted definitely transformed in recent decades in favor of increased walkability, greater accessibility and more urban comforts that encourages outdoors social practices. Today the landscape project, which operates within the urban space, recreating natural environments with rocks, water, trees and vegetation, assumes an aesthetic dimension in which the natural elements take on senses and meanings related to the contemporary culture.This paper aims at investigating the question of the contemporary urban project that includes natural elements in the public space, looking at it through different dimensions: from the environmental and ecological dimension, to the social, semiotic and then aesthetic ones.
2017
Changing cities III. Spatial, design, landscape & socio-economic dimensions
Il tema delle "nature urbane" assume oggi significati molteplici, riferiti a diversi punti di vista. Dalla scala della pianificazione urbana che sta rivedendo approcci e strumenti disciplinari, sulla scorta di istanze, che fanno capo all'Ecological Urbanism, al Landscape Urbanism, ovvero al ruolo propositivo del progetto di paesaggio nella definizione degli sviluppi territoriali; alla scala urbana di parchi, giardini o "green infrastructures" (assi stradali, corridoi ecologici, parchi lineari, parchi urbani fluviali, ecc.), passando per l'agricoltura urbana (orti urbani, natura edibile); fino alla scala architettonica degli edifici, che partecipano al sistema urbano della vegetazione con pareti verdi e tetti-giardino. La città contemporanea sente il bisogno di ricreare gli spazi naturali all'interno dell'ambiente antropizzato, che in precedenza aveva negato. Si tratta di una natura ricostruita in vitro, evidentemente, ma che riecheggia i luoghi naturali e che sta cambiando il panorama urbano contemporaneo. Il tema delle nature urbane appare strettamente connesso, quindi, al ruolo dello spazio pubblico nella città contemporanea, che si è completamente trasformato negli ultimi decenni, a favore di una migliore fruizione pedonale, in termini di accessibilità e confort, incoraggiando la pratica di attività all'aperto. La presenza della vegetazione e dell'acqua nello spazio urbano, assume oggi un valore strategico, non solo per le questioni legate alla sostenibilità ambientale, ma anche per questioni più ampie, di carattere sociale e culturale, connesse al benessere individuale e collettivo. La ricerca prende in esame le diverse funzioni svolte dalla vegetazione e dall'acqua in ambiente urbano. Dalla funzione ecologico-ambientale (corridoi ecologici tra aree wilderness, regolazione del microclima, mitigazione inquinamento atmosferico, del suolo e delle acque, ecc), o protettiva di tutela del territorio; a quella ricreativa e di miglioramento della qualità della vita, in generale, ma anche più specificatamente collegato alla salute psico-fisica e al benessere; alla dimensione sociale del verde pubblico, con le sue implicazioni culturali, didattiche e di sensibilizzazione sui temi ambientali; fino alla dimensione estetico-architettonica nel progetto. La questione della natura nello spazio urbano viene brevemente raccontata, dal mito della green city, passando per Olmstead e Mc Harg, Burle Marx, e Lawrence Halprin, fino alle odierne declinazioni delle green infrastructure, per introdurre alcune riflessioni sulla condizione attuale del progetto dello spazio urbano. Si evidenziano in via esemplificativa alcuni progetti poco magniloquenti, come la Desert Plaza di Arrojo a Barakaldo, o il Passeig De St Joan Boulevard a Barcellona di Lola Doménech, piuttosto che gli urban parklet di San Francisco, che hanno dato luogo a nuovi scenari urbani con operazioni raffinate ed intelligenti. Al tempo stesso si paventano i rischi imitativi, che possono generare le immagini potenti e iconiche della foresta verticale di Boeri o le pareti verdi idroponiche di Patrick Blanck, rispetto alla mancanza di consapevolezza, talora, della complessità di gestione di tali sistemi. La tendenza emulativa a ripetere segni e progetti visti nelle riviste e nelle immense banche di immagini dei social network rischia di produrre danni peggiori. Il rischio è che la vegetazione e l'acqua diventino meri elementi linguistici da ripetere acriticamente e indifferentemente nel contesto urbano, senza avere la conoscenza della loro gestione. La dimensione estetica di un progetto, in tal senso, può essere riconosciuta solo quando è connessa a tutte le altre dimensioni, da quella ambientale ed ecologica, a quella sociale, a quella funzionale legata alle attività umane e al benessere individuale e collettivo. In questo senso, l'estetica del progetto è legata alla sostenibilità dell'intervento, che si misura nella sua dimensione etica.
public open space; urban natures; landscape design; urban design; green infrastructures
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Urban Natures for Public Spaces / Clemente, Matteo. - ELETTRONICO. - (2017), pp. 103-113. (Intervento presentato al convegno Changing cities III. Spatial, design, landscape & socio-economic dimensions tenutosi a Syros-Delos-Mykonos Islands; Greece nel June 26-30, 2017).
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