La specifica visibilità e pervasività che negli ultimi decenni ha caratterizzato l’attività mafiosa in Italia, ha fatto sì che tale fenomeno sociale acquisisse grande rilievo nella letteratura scientifica come nel dibattito pubblico. Nella disciplina sociologica contemporanea è possibile rintracciare tre principali filoni interpretativi che focalizzano ognuno l’attenzione su diversi aspetti del multidimensionale fenomeno mafioso: l’interpretazione culturale, che pone l’accento sugli aspetti simbolici della mafia, sostenendo che il potere, il mercato e l’organizzazione mafiosi non esisterebbero senza strutture simboliche di base; l’interpretazione economica, che focalizza l’attenzione sulle abilità imprenditoriali della mafia e sull’agire strategico d’impronta economico- politica che la contraddistingue; l’interpretazione relazionale, che pone al centro della riflessione l’abilità mafiosa di costruire un ampio capitale sociale che sta alla base dei processi di legittimazione e consenso. In seguito all’attenzione riservata dai media negli ultimi anni ad alcune circostanze verificatesi nel sud Italia in occasione delle più popolari festività religiose, la riflessione su questo particolare fenomeno sociale made in Italy si è focalizzata sempre più sul carattere religioso della mafia italiana. Gli interrogativi che ne sono sorti mettono in luce le diverse sfumature che caratterizzano il peculiare rapporto mafia-chiesa: come può la devozione religiosa conciliarsi con la violenza mafiosa? Perché la criminalità organizzata italiana dà tanta importanza alle processioni religiose? Qual è il comportamento degli esponenti della Chiesa cattolica difronte a questa situazione? Ritenendo ancora poco esplorato da un punto di vista sociologico questo aspetto della fenomenologia mafiosa, l’obiettivo è quello di ricostruire, attraverso la lettura di specifici documenti giuridici – sentenze e ordinanze – il complesso legame che la mafia italiana, nello specifico la ‘Ndrangheta calabrese, intrattiene con la religione cattolica e con le istituzioni ecclesiastiche adottando un approccio teorico integrazionista che metta in risalto al tempo stesso il carattere simbolico, strategico e relazionale di questo particolare legame.

Tra sacro e profano: i diversi volti della religiosità mafiosa / Gallo, Raffaella. - ELETTRONICO. - (2017), pp. 125-125. (Intervento presentato al convegno 1st nation phd conference in social science tenutosi a Padova nel 23-25 giugno 2016).

Tra sacro e profano: i diversi volti della religiosità mafiosa

Gallo Raffaella
2017

Abstract

La specifica visibilità e pervasività che negli ultimi decenni ha caratterizzato l’attività mafiosa in Italia, ha fatto sì che tale fenomeno sociale acquisisse grande rilievo nella letteratura scientifica come nel dibattito pubblico. Nella disciplina sociologica contemporanea è possibile rintracciare tre principali filoni interpretativi che focalizzano ognuno l’attenzione su diversi aspetti del multidimensionale fenomeno mafioso: l’interpretazione culturale, che pone l’accento sugli aspetti simbolici della mafia, sostenendo che il potere, il mercato e l’organizzazione mafiosi non esisterebbero senza strutture simboliche di base; l’interpretazione economica, che focalizza l’attenzione sulle abilità imprenditoriali della mafia e sull’agire strategico d’impronta economico- politica che la contraddistingue; l’interpretazione relazionale, che pone al centro della riflessione l’abilità mafiosa di costruire un ampio capitale sociale che sta alla base dei processi di legittimazione e consenso. In seguito all’attenzione riservata dai media negli ultimi anni ad alcune circostanze verificatesi nel sud Italia in occasione delle più popolari festività religiose, la riflessione su questo particolare fenomeno sociale made in Italy si è focalizzata sempre più sul carattere religioso della mafia italiana. Gli interrogativi che ne sono sorti mettono in luce le diverse sfumature che caratterizzano il peculiare rapporto mafia-chiesa: come può la devozione religiosa conciliarsi con la violenza mafiosa? Perché la criminalità organizzata italiana dà tanta importanza alle processioni religiose? Qual è il comportamento degli esponenti della Chiesa cattolica difronte a questa situazione? Ritenendo ancora poco esplorato da un punto di vista sociologico questo aspetto della fenomenologia mafiosa, l’obiettivo è quello di ricostruire, attraverso la lettura di specifici documenti giuridici – sentenze e ordinanze – il complesso legame che la mafia italiana, nello specifico la ‘Ndrangheta calabrese, intrattiene con la religione cattolica e con le istituzioni ecclesiastiche adottando un approccio teorico integrazionista che metta in risalto al tempo stesso il carattere simbolico, strategico e relazionale di questo particolare legame.
2017
1st nation phd conference in social science
'ndrangheta; Chiesa; religione
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Tra sacro e profano: i diversi volti della religiosità mafiosa / Gallo, Raffaella. - ELETTRONICO. - (2017), pp. 125-125. (Intervento presentato al convegno 1st nation phd conference in social science tenutosi a Padova nel 23-25 giugno 2016).
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