Aldo Bravi, proprietario dello storico ristorante di cucina romana Pommidoro situato nell'altrettanto storico quartiere di San Lorenzo, ha sempre annoverato artisti e personaggi di fama internazionale fra i suoi clienti affezionati. Tra di essi, però, un posto speciale è occupato da Pier Paolo Pasolini. Il cineasta bolognese e Aldo, infatti, erano legati da un particolare rapporto di amicizia e confidenza. Pasolini soleva cenare nell'antica trattoria, quasi sepolta durante la seconda guerra mondiale dal bombardamento che vide tristemente protagonista l'intero quartiere, in compagnia di Ninetto Davoli, Alberto Moravia, Maria Callas... alcune volte, invece, vi si recava in pacata solitudine. Anche l'ultima notte della sua vita Pasolini cenò, assieme a Davoli e alla sua famiglia, da Pommidoro ma andò via prima degli altri, firmò quell'assegno che Aldo non avrebbe mai voluto incassare e che sarebbe stato affisso per anni e anni all'interno del ristorante in memoria di un amico, di un intellettuale, di un uomo “che amava la verità”. Ho avuto la fortuna di conoscere Aldo quasi tre anni fa e colgo l'occasione per ringraziarlo dell'intervista concessami e dell'affetto sincero con cui mi ha accolto.
Pier Paolo, un uomo che amava la verità. Intervista ad Aldo Bravi / Bruni, Giorgia. - In: DIARI DI CINECLUB. - ISSN 2421-6739. - ELETTRONICO. - (2017).
Pier Paolo, un uomo che amava la verità. Intervista ad Aldo Bravi
Giorgia Bruni
2017
Abstract
Aldo Bravi, proprietario dello storico ristorante di cucina romana Pommidoro situato nell'altrettanto storico quartiere di San Lorenzo, ha sempre annoverato artisti e personaggi di fama internazionale fra i suoi clienti affezionati. Tra di essi, però, un posto speciale è occupato da Pier Paolo Pasolini. Il cineasta bolognese e Aldo, infatti, erano legati da un particolare rapporto di amicizia e confidenza. Pasolini soleva cenare nell'antica trattoria, quasi sepolta durante la seconda guerra mondiale dal bombardamento che vide tristemente protagonista l'intero quartiere, in compagnia di Ninetto Davoli, Alberto Moravia, Maria Callas... alcune volte, invece, vi si recava in pacata solitudine. Anche l'ultima notte della sua vita Pasolini cenò, assieme a Davoli e alla sua famiglia, da Pommidoro ma andò via prima degli altri, firmò quell'assegno che Aldo non avrebbe mai voluto incassare e che sarebbe stato affisso per anni e anni all'interno del ristorante in memoria di un amico, di un intellettuale, di un uomo “che amava la verità”. Ho avuto la fortuna di conoscere Aldo quasi tre anni fa e colgo l'occasione per ringraziarlo dell'intervista concessami e dell'affetto sincero con cui mi ha accolto.File | Dimensione | Formato | |
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