This contribution focuses on the relationship between a scientific approach to the study of fortifications and the progress made in the field of graphic representation and descriptive geometry in France in the second half of the eighteenth century. Verification of the defence mechanisms of the inner space of a fortification, and the possibility of controlling the area outside the fort to prevent attacks from dangerously high locations, involves not only the built structure, but also its relationship with the surroundings. The objective is to pinpoint any critical areas and possible lines of fire within a predetermined distance from the fort. During the eighteenth century, i.e., in the early days of a scientific approach to ‘défilement’, the fire power of new weapons made terrain analysis one of the key issues in the study of new fortifications and in the review of existing fortifications.

Il contributo indaga le relazioni tra l’approccio scientifico allo studio delle fortificazioni e gli avanzamenti avvenuti sul piano della rappresentazione grafica e della Geometria descrittiva nella Francia della seconda metà del Settecento. La verifica delle condizioni di difesa dello spazio interno di una fortificazione e il controllo dello spazio esterno riguardano al contempo la struttura edificata e la sua relazione con il territorio circostante. In questo senso, agli esordi dell’approccio scientifico al défilement, nel corso del Settecento viene individuato nella necessità di conoscenza e descrizione del territorio uno dei punti nodali dello studio delle nuove fortificazioni e della verifica di quelle esistenti. Conoscere il territorio, dunque, per operare sul piano progettuale in maniera consapevole: questo tema diventa centrale all’interno della formazione del Genio militare, caratterizzata dall’impostazione pratica e, al contempo, teorica, delle nuove école. Se per conoscere il territorio è necessario rilevarlo, per usare a fini strategici tale conoscenza è necessario tradurla in modo da rendere utilizzabili le informazioni: lo strumento idoneo ad affrontare la questione viene individuato nel disegno. Intorno alla metà del Settecento, dunque, lo studio delle tecniche di difesa militare impone un approccio sofisticato alla rappresentazione che presuppone, a fianco delle verifiche sul campo, una fase di studio a tavolino, reso possibile dal ricorso a rappresentazioni “moderne” del territorio. La complessità delle operazioni dà luogo a grafici sofisticati che impongono nuove riflessioni sulla costruzione scientifica degli elaborati e sulla trasmissibilità delle informazioni, che necessitano di una comunicazione esatta e veloce. La base geografica del problema, inoltre, spinge ad affrontarlo a partire da una proiezione preferenziale su un piano orizzontale: sezioni territoriali e ribaltamenti di piani opportunamente individuati diventano così imprescindibili. La natura stessa delle superfici topografiche coinvolte nell’approccio al défilement può dunque essere considerata alla base degli studi geometrici che, nel corso del Settecento, troveranno notevole avanzamento e sistematizzazione nell’opera di Monge e dei suoi allievi.

Strumenti grafici per l’attacco e la difesa. Dal magnetismo terrestre allo studio scientifico delle superfici. Graphic attack and defence instruments. From terrestrial magnetism to the scientific study of surfaces / Carlevaris, L.. - STAMPA. - (2017), pp. 148-149. (Intervento presentato al convegno Military landscapes - A future for military heritage tenutosi a La Maddalena).

Strumenti grafici per l’attacco e la difesa. Dal magnetismo terrestre allo studio scientifico delle superfici. Graphic attack and defence instruments. From terrestrial magnetism to the scientific study of surfaces

L. Carlevaris
2017

Abstract

This contribution focuses on the relationship between a scientific approach to the study of fortifications and the progress made in the field of graphic representation and descriptive geometry in France in the second half of the eighteenth century. Verification of the defence mechanisms of the inner space of a fortification, and the possibility of controlling the area outside the fort to prevent attacks from dangerously high locations, involves not only the built structure, but also its relationship with the surroundings. The objective is to pinpoint any critical areas and possible lines of fire within a predetermined distance from the fort. During the eighteenth century, i.e., in the early days of a scientific approach to ‘défilement’, the fire power of new weapons made terrain analysis one of the key issues in the study of new fortifications and in the review of existing fortifications.
2017
Military landscapes - A future for military heritage
Il contributo indaga le relazioni tra l’approccio scientifico allo studio delle fortificazioni e gli avanzamenti avvenuti sul piano della rappresentazione grafica e della Geometria descrittiva nella Francia della seconda metà del Settecento. La verifica delle condizioni di difesa dello spazio interno di una fortificazione e il controllo dello spazio esterno riguardano al contempo la struttura edificata e la sua relazione con il territorio circostante. In questo senso, agli esordi dell’approccio scientifico al défilement, nel corso del Settecento viene individuato nella necessità di conoscenza e descrizione del territorio uno dei punti nodali dello studio delle nuove fortificazioni e della verifica di quelle esistenti. Conoscere il territorio, dunque, per operare sul piano progettuale in maniera consapevole: questo tema diventa centrale all’interno della formazione del Genio militare, caratterizzata dall’impostazione pratica e, al contempo, teorica, delle nuove école. Se per conoscere il territorio è necessario rilevarlo, per usare a fini strategici tale conoscenza è necessario tradurla in modo da rendere utilizzabili le informazioni: lo strumento idoneo ad affrontare la questione viene individuato nel disegno. Intorno alla metà del Settecento, dunque, lo studio delle tecniche di difesa militare impone un approccio sofisticato alla rappresentazione che presuppone, a fianco delle verifiche sul campo, una fase di studio a tavolino, reso possibile dal ricorso a rappresentazioni “moderne” del territorio. La complessità delle operazioni dà luogo a grafici sofisticati che impongono nuove riflessioni sulla costruzione scientifica degli elaborati e sulla trasmissibilità delle informazioni, che necessitano di una comunicazione esatta e veloce. La base geografica del problema, inoltre, spinge ad affrontarlo a partire da una proiezione preferenziale su un piano orizzontale: sezioni territoriali e ribaltamenti di piani opportunamente individuati diventano così imprescindibili. La natura stessa delle superfici topografiche coinvolte nell’approccio al défilement può dunque essere considerata alla base degli studi geometrici che, nel corso del Settecento, troveranno notevole avanzamento e sistematizzazione nell’opera di Monge e dei suoi allievi.
Défilement; fortificazioni; geometria descrittiva; superfici; Gaspard Monge; Chastillon; Meusnier de la Place; Horace Say, du Vigneau
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Strumenti grafici per l’attacco e la difesa. Dal magnetismo terrestre allo studio scientifico delle superfici. Graphic attack and defence instruments. From terrestrial magnetism to the scientific study of surfaces / Carlevaris, L.. - STAMPA. - (2017), pp. 148-149. (Intervento presentato al convegno Military landscapes - A future for military heritage tenutosi a La Maddalena).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1018431
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