Il cantiere onoriano si configura come una vasta organizzazione di uomini e di mezzi che realizzò un manufatto equivalente, per estensione, alla cinta muraria voluta da Aureliano circa 130 anni prima, ma molto più articolato. I progettisti del primo circuito incontrarono difficoltà dovute alla scelta del tracciato, all’acquisizione delle aree, alla presenza di edifici, anche di carattere monumentale, ai quali fu necessario rapportarsi inglobandoli, demolendoli o tenendosene lontani. I problemi del cantiere onoriano furono diversi ma, certamente, di non minore peso, poiché la nuova cinta non si limitò a ‘soprelevare’ la muraglia precedente, ma fu, di fatto, una nuova opera, che inglobava la costruzione preesistente, con tutte le difficoltà insite in tale genere di operazioni, ponendosi in sovrapposizione strutturale e in continuità funzionale, con il precedente muro. Indagare come questa operazione ebbe luogo è uno dei temi più stimolanti per chi si occupa della cinta muraria di Roma.
Sulle tracce del cantiere onoriano / Esposito, Daniela; Mancini, Rossana; Vitti, Paolo. - STAMPA. - unico:(2017), pp. 115-132. (Intervento presentato al convegno Le Mura Aureliane nella Storia di Roma tenutosi a Roma nel 25 marzo 2015).
Sulle tracce del cantiere onoriano
Daniela EspositoWriting – Original Draft Preparation
;Rossana ManciniWriting – Original Draft Preparation
;VITTI, PAOLOWriting – Original Draft Preparation
2017
Abstract
Il cantiere onoriano si configura come una vasta organizzazione di uomini e di mezzi che realizzò un manufatto equivalente, per estensione, alla cinta muraria voluta da Aureliano circa 130 anni prima, ma molto più articolato. I progettisti del primo circuito incontrarono difficoltà dovute alla scelta del tracciato, all’acquisizione delle aree, alla presenza di edifici, anche di carattere monumentale, ai quali fu necessario rapportarsi inglobandoli, demolendoli o tenendosene lontani. I problemi del cantiere onoriano furono diversi ma, certamente, di non minore peso, poiché la nuova cinta non si limitò a ‘soprelevare’ la muraglia precedente, ma fu, di fatto, una nuova opera, che inglobava la costruzione preesistente, con tutte le difficoltà insite in tale genere di operazioni, ponendosi in sovrapposizione strutturale e in continuità funzionale, con il precedente muro. Indagare come questa operazione ebbe luogo è uno dei temi più stimolanti per chi si occupa della cinta muraria di Roma.File | Dimensione | Formato | |
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