Wars and massacres represent the «place» for a vast production of memory to which joins, similarly, a conspicuous production of oblivion. In such cases, the existence of a plurality of collective memories determines a conflict; in order for one of these memories is legitimized, it is necessary that the others are left out and forgotten. The definition of the past is therefore crucial for the continuity and survival of groups that, confronting each other, often compete for the affirmation of their identity. In this perspective, the memory of the massacre of Nasiriyah can be considered an hegemonic memory, imposed from above and built by a dominant power which, at the stage of transcription of events, did not leave room for the affirmation and the consolidation of other memories, of alternative versions of the past.

Le guerre e le stragi rappresentano il «luogo» deputato a una vasta produzione di memoria alla quale si affianca, analogamente, una cospicua produzione di oblio. In questi casi, l’esistenza di una pluralità di memorie collettive determina un conflitto; affinché una sola di queste memorie sia legittimata, è necessario che le altre vengano tralasciate e dimenticate. La definizione del passato è perciò decisiva per la continuità e la sopravvivenza dei gruppi i quali, confrontandosi, competono spesso anche per l’affermazione della propria identità. In questa prospettiva, la memoria della strage di Nassiriya può essere considerata una memoria di natura egemonica, imposta dall’alto e costruita da un potere dominante, il quale, nella fase di trascrizione degli eventi, non ha lasciato spazio per l’affermarsi e il consolidarsi di altre memorie, di versioni alternative del passato.

La costruzione sociale della memoria. La strage di Nassiriya / Volpi, Daniela. - In: COMUNICAZIONEPUNTODOC. - ISSN 2282-0140. - STAMPA. - N. 17(2017), pp. 199-222.

La costruzione sociale della memoria. La strage di Nassiriya.

VOLPI, DANIELA
2017

Abstract

Wars and massacres represent the «place» for a vast production of memory to which joins, similarly, a conspicuous production of oblivion. In such cases, the existence of a plurality of collective memories determines a conflict; in order for one of these memories is legitimized, it is necessary that the others are left out and forgotten. The definition of the past is therefore crucial for the continuity and survival of groups that, confronting each other, often compete for the affirmation of their identity. In this perspective, the memory of the massacre of Nasiriyah can be considered an hegemonic memory, imposed from above and built by a dominant power which, at the stage of transcription of events, did not leave room for the affirmation and the consolidation of other memories, of alternative versions of the past.
2017
Le guerre e le stragi rappresentano il «luogo» deputato a una vasta produzione di memoria alla quale si affianca, analogamente, una cospicua produzione di oblio. In questi casi, l’esistenza di una pluralità di memorie collettive determina un conflitto; affinché una sola di queste memorie sia legittimata, è necessario che le altre vengano tralasciate e dimenticate. La definizione del passato è perciò decisiva per la continuità e la sopravvivenza dei gruppi i quali, confrontandosi, competono spesso anche per l’affermazione della propria identità. In questa prospettiva, la memoria della strage di Nassiriya può essere considerata una memoria di natura egemonica, imposta dall’alto e costruita da un potere dominante, il quale, nella fase di trascrizione degli eventi, non ha lasciato spazio per l’affermarsi e il consolidarsi di altre memorie, di versioni alternative del passato.
MEMORIA, STRAGI, MISSIONI DI PACE
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
La costruzione sociale della memoria. La strage di Nassiriya / Volpi, Daniela. - In: COMUNICAZIONEPUNTODOC. - ISSN 2282-0140. - STAMPA. - N. 17(2017), pp. 199-222.
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