Introduzione. Diversi studi evidenziano la presenza di un evento scatenante (Trigger), fisico o emotivo, in diverse patologie cardiovascolari e in particolar modo nell’infarto miocardico acuto (IMA) (Nawrot et al., 2011) e nella sindrome Takotsubo (TTC), anche definita cardiomiopatia da stress (Compare et al., 2013). Questo studio si propone di indagare la presenza e la tipologia del Trigger in queste patologie. Metodo. Hanno partecipato 86 persone (TTC=48; IMA=38). Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a un’intervista che ha indagato la presenza di un evento stressante, nel giorno antecedente il presentarsi della patologia. Rispetto a tale evento veniva chiesto di indicare, su scala Likert a 5 punti, l’impatto negativo percepito. Gli intervistatori, invece, indicavano l’impatto negativo oggettivo e, in modo indipendente, quello stimato (accordo: r=0.976). Risultati. Si è evidenziato che un evento Trigger era presente nel 68.7% (n=33) dei TTC e nel 39.5% (n=15) degli IMA: in particolare, l’81.8 % (n=27) dei TTC e il 53.3% (n=8) degli IMA presentava un Trigger Emotivo; mentre il 18.2% (n=6) dei TTC e il 46.7% (n=7) degli IMA un Trigger Fisico. L’ANOVA condotta, sui soggetti con Trigger, considerando come variabile dipendente l’età ha evidenziato una differenza significativa (F3,43=6.41; p=0.01). La MANCOVA, condotta considerando come variabili dipendenti gli impatti negativi, ha evidenziato differenze significative (λ3,43=0.79; p=0.02), i pazienti TTC presentavano punteggi più alti dei pazienti IMA. Hanno contribuito a tale differenza l’impatto indicato (F2,47=10.43; p=0.002), quello stimato (F2,47=5.09; p=0.01) e l’impatto oggettivo (F2,47=5.09; p=0.02). Conclusioni. I pazienti TTC riportano, in misura maggiore rispetto agli IMA, la presenza di un evento Trigger e una maggiore percezione negativa dello stesso, evidenziandone il ruolo fondamentale nello scatenare la patologia. Nella maggioranza dei casi tale evento è di natura emotiva. Ciò, in linea con altri studi, potrebbe indicare una maggiore vulnerabilità emotiva dei TTC rispetto agli IMA.

ANALISI DELL’EVENTO SCATENANTE NELLA SINDROME TAKOTSUBO E NELL’INFARTO MIOCARDICO ACUTO / Forte, Giuseppe; Rosato, Silvia; Mingarelli, Alessandro; Boncompagni, Ilaria; Cacciotti, Luca; Casagrande, Maria. - ELETTRONICO. - xxvi:(2017), pp. 196-197. (Intervento presentato al convegno XII congresso nazionale associazione SIPSA Società italiana di psicologia della salute tenutosi a Florence nel 3-5 Novembre).

ANALISI DELL’EVENTO SCATENANTE NELLA SINDROME TAKOTSUBO E NELL’INFARTO MIOCARDICO ACUTO

Giuseppe Forte
;
Alessandro Mingarelli
;
Ilaria Boncompagni
;
Maria Casagrande
2017

Abstract

Introduzione. Diversi studi evidenziano la presenza di un evento scatenante (Trigger), fisico o emotivo, in diverse patologie cardiovascolari e in particolar modo nell’infarto miocardico acuto (IMA) (Nawrot et al., 2011) e nella sindrome Takotsubo (TTC), anche definita cardiomiopatia da stress (Compare et al., 2013). Questo studio si propone di indagare la presenza e la tipologia del Trigger in queste patologie. Metodo. Hanno partecipato 86 persone (TTC=48; IMA=38). Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a un’intervista che ha indagato la presenza di un evento stressante, nel giorno antecedente il presentarsi della patologia. Rispetto a tale evento veniva chiesto di indicare, su scala Likert a 5 punti, l’impatto negativo percepito. Gli intervistatori, invece, indicavano l’impatto negativo oggettivo e, in modo indipendente, quello stimato (accordo: r=0.976). Risultati. Si è evidenziato che un evento Trigger era presente nel 68.7% (n=33) dei TTC e nel 39.5% (n=15) degli IMA: in particolare, l’81.8 % (n=27) dei TTC e il 53.3% (n=8) degli IMA presentava un Trigger Emotivo; mentre il 18.2% (n=6) dei TTC e il 46.7% (n=7) degli IMA un Trigger Fisico. L’ANOVA condotta, sui soggetti con Trigger, considerando come variabile dipendente l’età ha evidenziato una differenza significativa (F3,43=6.41; p=0.01). La MANCOVA, condotta considerando come variabili dipendenti gli impatti negativi, ha evidenziato differenze significative (λ3,43=0.79; p=0.02), i pazienti TTC presentavano punteggi più alti dei pazienti IMA. Hanno contribuito a tale differenza l’impatto indicato (F2,47=10.43; p=0.002), quello stimato (F2,47=5.09; p=0.01) e l’impatto oggettivo (F2,47=5.09; p=0.02). Conclusioni. I pazienti TTC riportano, in misura maggiore rispetto agli IMA, la presenza di un evento Trigger e una maggiore percezione negativa dello stesso, evidenziandone il ruolo fondamentale nello scatenare la patologia. Nella maggioranza dei casi tale evento è di natura emotiva. Ciò, in linea con altri studi, potrebbe indicare una maggiore vulnerabilità emotiva dei TTC rispetto agli IMA.
2017
XII congresso nazionale associazione SIPSA Società italiana di psicologia della salute
04 Pubblicazione in atti di convegno::04d Abstract in atti di convegno
ANALISI DELL’EVENTO SCATENANTE NELLA SINDROME TAKOTSUBO E NELL’INFARTO MIOCARDICO ACUTO / Forte, Giuseppe; Rosato, Silvia; Mingarelli, Alessandro; Boncompagni, Ilaria; Cacciotti, Luca; Casagrande, Maria. - ELETTRONICO. - xxvi:(2017), pp. 196-197. (Intervento presentato al convegno XII congresso nazionale associazione SIPSA Società italiana di psicologia della salute tenutosi a Florence nel 3-5 Novembre).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1016317
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