Gli individui ansiosi e depressi esibiscono un bias attenzionale (BA) verso stimoli rilevanti la propria patologia, tuttavia nei due gruppi il BA sembrerebbe dipendere da differenti processi attenzionali. In particolare, il BA sarebbe un processo automatico e inconsapevole negli individui ansiosi, rispetto ai depressi. Coerentemente con tale ipotesi, il presente studio vuole verificare se esistano delle differenze attenzionali tra ansiosi e depressi, in relazione alla durata della presentazione dello stimolo emotivo. È noto infatti come intervalli inter-stimolo (SOA) brevi siano associati a processi attenzionali automatici, mentre SOA lunghi a processi volontari. 36 persone con bassa e 41 con alta ansia di tratto (BAT vs AAT) hanno partecipato al primo esperimento, mentre 24 persone senza e 24 con depressione subclinica (ND vs D) al secondo esperimento. L’ansia di tratto è stata valutata attraverso lo State-Trait Anxiety Inventory e la depressione con il Beck Depression Inventory-II. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a un paradigma di Emotional Spatial Cueing, che prevedeva due SOA: 250ms e 550ms. Per ciascun Esperimento, delle ANOVA Gruppo (BAT, AAT oppure ND, D) x Validità (prova valida, prova invalida) x Emozione (neutra, minacciosa) sono state condotte per ciascun SOA. Per entrambi gli esperimenti ed entrambi i SOA sono risultati significativi gli effetti di Validità ed Emozione. Inoltre, per gli individui ansiosi è stata evidenziata l’interazione Gruppo x Validità x Emozione (F1,75=3,92; p=.05) solo per il SOA di 250ms, mentre per gli individui depressi è stata riscontrata l’interazione Gruppo x Emozione (F1,46=4,36; p=.04) solo per il SOA di 550ms. I risultati evidenziano nelle due condizioni cliniche una modulazione del BA in funzione del SOA. Un processo automatico sottende il BA negli individui ansiosi rispetto ai depressi. I trattamenti clinici volti a ridurre il BA dovrebbero tenere conto delle importanti differenze tra i processi attenzionali sottostanti le due differenti patologie.
ANSIA E DEPRESSIONE: DIFFERENZE NELL’ORIENTAMENTO ATTENZIONALE VERSO GLI STIMOLI MINACCIOSI / Boncompagni, Ilaria; Marotta, Andrea; Lupiáñez, Juan; Casagrande, Maria. - ELETTRONICO. - (2017), pp. 136-136. (Intervento presentato al convegno XII CONGRESSO NAZIONALE ASSOCIAZIONE S.I.P.S.A. SOCIETA’ ITALIANA DI PSICOLOGIA DELLA SALUTE tenutosi a Firenze nel 3-5 Novembre).
ANSIA E DEPRESSIONE: DIFFERENZE NELL’ORIENTAMENTO ATTENZIONALE VERSO GLI STIMOLI MINACCIOSI
Ilaria Boncompagni
;Andrea Marotta
;Maria Casagrande
2017
Abstract
Gli individui ansiosi e depressi esibiscono un bias attenzionale (BA) verso stimoli rilevanti la propria patologia, tuttavia nei due gruppi il BA sembrerebbe dipendere da differenti processi attenzionali. In particolare, il BA sarebbe un processo automatico e inconsapevole negli individui ansiosi, rispetto ai depressi. Coerentemente con tale ipotesi, il presente studio vuole verificare se esistano delle differenze attenzionali tra ansiosi e depressi, in relazione alla durata della presentazione dello stimolo emotivo. È noto infatti come intervalli inter-stimolo (SOA) brevi siano associati a processi attenzionali automatici, mentre SOA lunghi a processi volontari. 36 persone con bassa e 41 con alta ansia di tratto (BAT vs AAT) hanno partecipato al primo esperimento, mentre 24 persone senza e 24 con depressione subclinica (ND vs D) al secondo esperimento. L’ansia di tratto è stata valutata attraverso lo State-Trait Anxiety Inventory e la depressione con il Beck Depression Inventory-II. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a un paradigma di Emotional Spatial Cueing, che prevedeva due SOA: 250ms e 550ms. Per ciascun Esperimento, delle ANOVA Gruppo (BAT, AAT oppure ND, D) x Validità (prova valida, prova invalida) x Emozione (neutra, minacciosa) sono state condotte per ciascun SOA. Per entrambi gli esperimenti ed entrambi i SOA sono risultati significativi gli effetti di Validità ed Emozione. Inoltre, per gli individui ansiosi è stata evidenziata l’interazione Gruppo x Validità x Emozione (F1,75=3,92; p=.05) solo per il SOA di 250ms, mentre per gli individui depressi è stata riscontrata l’interazione Gruppo x Emozione (F1,46=4,36; p=.04) solo per il SOA di 550ms. I risultati evidenziano nelle due condizioni cliniche una modulazione del BA in funzione del SOA. Un processo automatico sottende il BA negli individui ansiosi rispetto ai depressi. I trattamenti clinici volti a ridurre il BA dovrebbero tenere conto delle importanti differenze tra i processi attenzionali sottostanti le due differenti patologie.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.