Il Palatium è luogo-simbolo del potere e della sua organizzazione. Nel secolo XVII, secolo, la formulazione della regalità nella tradizione dei monaci benedettini della congregazione di San Mauro, s’intreccia con il loro interesse per lo studio dei palatia regali. L’erudizione secentesca si confrontava, sia in modo diretto che indiretto, con un modello testuale relativo alla descrizione di un palatium con diversificazione delle funzioni e sistemi codificati di 12 ambienti, tradito dalla Passio sancti Thomae. L’esame della tradizione manoscritta ha rivelato una singolare circolazione e fortuna di tale modello in Occidente, in un lungo periodo che corre dal IV al XII secolo, da Costantino alla “Rivoluzione papale”. Il Palatium rappresenta un “luogo” simbolico e ideologico prima ancora che materiale, la cui storia si intreccia in modo indissolubile con la storia della sovranità e dei suoi modi di essere, dall’Oriente antico alla Roma imperiale, dal tardo antico bizantino al Medioevo carolingio e ottoniano, con la sua restituzione a nuova vita dei simboli della sacralità del potere imperiale. Il gioco delle corrispondenze fra i simboli della tradizione pagana e gli appigli autoritativi della tradizione scritturale neo e vetero-testamentaria, forma una fitta trama di episodi che passando per l’epopea carolingia e la renovatio ottoniana giungono fino al XII secolo mostrando la presenza costante del palatium come paradigma di un ordine dispositivo entro la costruzione dei modelli della regalità in Occidente.
"De palatio in passione Thomae": la teoria della regalità da Costantino all'età dei Maurini / Amore, Orsolina. - In: ATHENAEUM. - ISSN 0004-6574. - STAMPA. - 93:(2005), pp. 553-575.
"De palatio in passione Thomae": la teoria della regalità da Costantino all'età dei Maurini.
AMORE, Orsolina
2005
Abstract
Il Palatium è luogo-simbolo del potere e della sua organizzazione. Nel secolo XVII, secolo, la formulazione della regalità nella tradizione dei monaci benedettini della congregazione di San Mauro, s’intreccia con il loro interesse per lo studio dei palatia regali. L’erudizione secentesca si confrontava, sia in modo diretto che indiretto, con un modello testuale relativo alla descrizione di un palatium con diversificazione delle funzioni e sistemi codificati di 12 ambienti, tradito dalla Passio sancti Thomae. L’esame della tradizione manoscritta ha rivelato una singolare circolazione e fortuna di tale modello in Occidente, in un lungo periodo che corre dal IV al XII secolo, da Costantino alla “Rivoluzione papale”. Il Palatium rappresenta un “luogo” simbolico e ideologico prima ancora che materiale, la cui storia si intreccia in modo indissolubile con la storia della sovranità e dei suoi modi di essere, dall’Oriente antico alla Roma imperiale, dal tardo antico bizantino al Medioevo carolingio e ottoniano, con la sua restituzione a nuova vita dei simboli della sacralità del potere imperiale. Il gioco delle corrispondenze fra i simboli della tradizione pagana e gli appigli autoritativi della tradizione scritturale neo e vetero-testamentaria, forma una fitta trama di episodi che passando per l’epopea carolingia e la renovatio ottoniana giungono fino al XII secolo mostrando la presenza costante del palatium come paradigma di un ordine dispositivo entro la costruzione dei modelli della regalità in Occidente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.