The earthquake that hit central Italy seems to have a negative impact on positions, well-established for decades, which identify the increase in resistance limited but consistent with the need for conservation of monuments ('structural improvement' instead of 'adaptation') as an appropriate practice for structural interventions historic building. A mere technicality trend, tending mainly to the formal determination of a structural warranty, could impose itself on conservation requirements which are essential for a country guardian of great historical heritage buildings. It seemed appropriate to trace the cultural evolution that led to the current positions to reaffirm their value; at the same time we were mentioned some general problems and gaps in the training of architects who turn away, even for the complex regulatory and technical, a task entrusted to them institutionally. A final reflection is dedicated to the introduction into the legislation of possible corrective factors of the project aimed to greater compatibility of the intervention and lead the computational aspect toward a more balanced significance. Finally, reaffirming the appreciation of ‘structural improvement’, it mentions some hypotheses for precautionary interventions on historic structures, widespread but minimal and economic.

A seguito del sisma dell’Italia centrale del 2016, sono state messe in discussione posizioni, ormai consolidate da alcuni decenni, che individuano l’incremento delle capacità di resistenza limitato ma compatibile con le necessità della conservazione dei monumenti ('miglioramento’ strutturale invece di ‘adeguamento’) come prassi adeguata per gli interventi strutturali nell’edilizia storica. Ripercorrendo l’evoluzione culturale che ha portato alle posizioni attuali, ne risulta evidente il senso e il valore; sono state tuttavia menzionate alcune criticità generali e lacune nella formazione degli architetti che si allontanano, anche per le complessità normative e tecniche, da un compito ad essi istituzionalmente demandato. Infine, nelle considerazioni finali si considera la possibilità di possibili fattori correttivi del progetto diretti a incentivare una maggiore compatibilità degli interventi e a ricondurre l’aspetto analitico ad una più equilibrata considerazione.

Riflessioni sulla modalità di valutazione della vulnerabilità e della qualità del consolidamento / DE CESARIS, Fabrizio. - STAMPA. - Sezione 3B Progetto e cantiere: problematiche strutturali(2017), pp. 805-817.

Riflessioni sulla modalità di valutazione della vulnerabilità e della qualità del consolidamento

DE CESARIS, Fabrizio
2017

Abstract

The earthquake that hit central Italy seems to have a negative impact on positions, well-established for decades, which identify the increase in resistance limited but consistent with the need for conservation of monuments ('structural improvement' instead of 'adaptation') as an appropriate practice for structural interventions historic building. A mere technicality trend, tending mainly to the formal determination of a structural warranty, could impose itself on conservation requirements which are essential for a country guardian of great historical heritage buildings. It seemed appropriate to trace the cultural evolution that led to the current positions to reaffirm their value; at the same time we were mentioned some general problems and gaps in the training of architects who turn away, even for the complex regulatory and technical, a task entrusted to them institutionally. A final reflection is dedicated to the introduction into the legislation of possible corrective factors of the project aimed to greater compatibility of the intervention and lead the computational aspect toward a more balanced significance. Finally, reaffirming the appreciation of ‘structural improvement’, it mentions some hypotheses for precautionary interventions on historic structures, widespread but minimal and economic.
2017
RICerca/REStauro. Sezione 3B Progetto e cantiere. Problematiche strutturali
9788871407647
A seguito del sisma dell’Italia centrale del 2016, sono state messe in discussione posizioni, ormai consolidate da alcuni decenni, che individuano l’incremento delle capacità di resistenza limitato ma compatibile con le necessità della conservazione dei monumenti ('miglioramento’ strutturale invece di ‘adeguamento’) come prassi adeguata per gli interventi strutturali nell’edilizia storica. Ripercorrendo l’evoluzione culturale che ha portato alle posizioni attuali, ne risulta evidente il senso e il valore; sono state tuttavia menzionate alcune criticità generali e lacune nella formazione degli architetti che si allontanano, anche per le complessità normative e tecniche, da un compito ad essi istituzionalmente demandato. Infine, nelle considerazioni finali si considera la possibilità di possibili fattori correttivi del progetto diretti a incentivare una maggiore compatibilità degli interventi e a ricondurre l’aspetto analitico ad una più equilibrata considerazione.
restauro strutturale; consolidamento; miglioramento; ricostruzione; normativa sismica; centri storici
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Riflessioni sulla modalità di valutazione della vulnerabilità e della qualità del consolidamento / DE CESARIS, Fabrizio. - STAMPA. - Sezione 3B Progetto e cantiere: problematiche strutturali(2017), pp. 805-817.
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