Oggetto della ricerca sono gli insediamenti periferici e peri-urbani di nuovo impianto, a prevalente carattere residenziale, e i relativi processi complessi di concezione, progettazione, realizzazione e gestione. L'approccio critico mira a confrontare una visuale di carattere generale - che esamina fattori invarianti comuni a tutte le più avanzate esperienze europee (Germania, Paesi Bassi, Francia) - e una di carattere locale che si concentra sulla particolare declinazione che in Svezia viene data a tali fattori in rapporto a specifiche condizioni al contorno di natura politica-economica (welfare) e di cultura architettonica (tradizione del moderno). La ricerca si colloca nel settore disciplinare dell'urban design - con particolare riferimento alla scala dell'urban district e del neighborhood (quartiere) - e, coerentemente con la visione contemporanea del progetto come processo, privilegia l'analisi dell'attività progettuale all'interno di strategie di trasformazione urbana basate sul community development (presenza di stakeholder e utenti nelle diverse fasi di concezione e realizzazione). I casi di studio presi in esame rappresentano modelli insediativi di interesse poiché generati dall'interazione tra la pratica architettonica - rappresentata dall'innovazione sul piano edilizio-costruttivo (il tema del Green Building) e dalla ricerca sugli assetti urbani avanzati (temi: New Urbanism, Transit-Oriented Development e Smart Growth) - e la vocazione partecipativa del processo di trasformazione, orientato al binomio welfare-sostenibilità. Lo scenario attuale pone, a tutte le tradizioni culturali europee, la sfida dell'adeguamento degli impianti urbani e delle reti infrastrutturali, del ricompattamento delle aree urbane, della loro organizzazione multi-centrica e della mixitè, funzionale e sociale. Condizioni che rendono particolarmente importanti, per la ricerca architettonica, una ridefinizione e una ri-concettualizzazione di aspetti progettuali classici quali la replicabilità del modello, la multidisciplinarità dell’approccio, l’attenzione alle componenti economiche ed ecologiche del progetto e alle sue ricadute sociali. Condizioni nelle quali la vicenda scandinava - come già avvenuto in altre epoche dell'architettura moderna - si qualifica come terreno privilegiato per la riflessione teorica e, al tempo stesso, per l'esperienza pratica. In rapporto al quadro sopra descritto la ricerca individua, nel territorio intermedio tra piano e progetto, quattro tematiche da cui partire per analizzare l'esperienza svedese contemporanea dei nuovi insediamenti peri-urbani: - Green Building. L'insieme delle soluzioni progettuali e delle tecnologie costruttive attraverso le quali la componente residenziale dei nuovi quartieri ottiene la massimizzazione della prestazione energetica mediante lo sfruttamento delle risorse locali (energia, acqua, materiali da costruzione) e la riduzione degli impatti sull'ambiente naturale. Un tema su cui incide anche la differente natura delle normative di riferimento con riferimento, ad esempio, alla LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) di matrice statunitense. L'applicazione di questa chiave progettuale al block (isolato urbano) genera, nell'universo dei tipi urbani, una selezione e una reinterpretazione adattativa che, nel tempo, tende a produrre una misurabile divergenza dai modelli tradizionali; - Disegno della città (a scala di quartiere). L'urban design è il settore disciplinare nel quale - a differenza del piano urbanistico - la composizione urbana, la città come spazio "a quattro dimensioni", svolge il ruolo principale come catalizzatore della complessità delle istanze e come luogo di sintesi strategica delle soluzioni. Due linee, tra tutte, si segnalano come principali motori di rinnovamento: la accessibilità dell'insediamento rispetto alla urban area di pertinenza (vedi TOD, già citato, rif. teorico P. Calthorpe) e la progettazione integrata, interdisciplinare, che pone al centro l'utente e la fruibilità del quartiere anche, e soprattutto, negli spazi aperti; - Mixitè funzionale e sociale. Sono due tra i principali criteri a cui l'urban design contemporaneo si affida, già da anni, per realizzare condizioni "che favoriscono pratiche sociali rilevanti" (rif. B. Secchi). Nell'esperienza scandinava attuale essi si concretano nella redistribuzione di funzioni (pregiate e di supporto alla residenza) e di classi sociali all'interno di nuovi urban neighbour/district (distretti urbani/quartieri) dimensionati per una popolazione di 20-25.000 abitanti (a fronte dei 3-5.000 della precedente fase insediativa, primi anni '90). Una rimodulazione evolutiva di principi già da tempo presenti nella cittadinanza e nel sistema di welfare locale che tende a rinnovare una già avanzata capacità di sintesi tra interesse pubblico e investimento privato (rif. R. Krier "res pubblica > res economica > civitas"). - Community development. L'architetto contemporaneo opera in una condizione che richiede, in maniera differente e in misura crescente rispetto al passato, una stretta interrelazione con i soggetti portatori di interesse nella trasformazione urbana, con altri settori disciplinari che devono fattivamente concorrere alla progettazione, con l'utenza che si esprime sia in forma aggregata (associazioni, rappresentanze, comitati) che in forma parcellizzata (partecipazione diretta). In area scandinava lo spettro dei riferimenti di carattere ambientale spazia dagli indirizzi sovranazionali all'educazione ambientale del cittadino. Sul piano della coesione la “Nordic Strategy for Sustainable Development” attribuisce più importanza, rispetto al passato, alle dinamiche sociali ed economiche che interessano le comunità urbane nei loro processi di crescita. La capacità dell'architetto di comprendere vincoli e opportunità associate a questo quadro (problem) determina gran parte dell'efficacia dell'azione progettuale (solving).

Nuovi distretti residenziali peri-urbani in Svezia. Traslazione adattiva e verifica di modelli, tendenze e linguaggi internazionali / Corsi, Andrea. - (2017 Sep 27).

Nuovi distretti residenziali peri-urbani in Svezia. Traslazione adattiva e verifica di modelli, tendenze e linguaggi internazionali

CORSI, ANDREA
27/09/2017

Abstract

Oggetto della ricerca sono gli insediamenti periferici e peri-urbani di nuovo impianto, a prevalente carattere residenziale, e i relativi processi complessi di concezione, progettazione, realizzazione e gestione. L'approccio critico mira a confrontare una visuale di carattere generale - che esamina fattori invarianti comuni a tutte le più avanzate esperienze europee (Germania, Paesi Bassi, Francia) - e una di carattere locale che si concentra sulla particolare declinazione che in Svezia viene data a tali fattori in rapporto a specifiche condizioni al contorno di natura politica-economica (welfare) e di cultura architettonica (tradizione del moderno). La ricerca si colloca nel settore disciplinare dell'urban design - con particolare riferimento alla scala dell'urban district e del neighborhood (quartiere) - e, coerentemente con la visione contemporanea del progetto come processo, privilegia l'analisi dell'attività progettuale all'interno di strategie di trasformazione urbana basate sul community development (presenza di stakeholder e utenti nelle diverse fasi di concezione e realizzazione). I casi di studio presi in esame rappresentano modelli insediativi di interesse poiché generati dall'interazione tra la pratica architettonica - rappresentata dall'innovazione sul piano edilizio-costruttivo (il tema del Green Building) e dalla ricerca sugli assetti urbani avanzati (temi: New Urbanism, Transit-Oriented Development e Smart Growth) - e la vocazione partecipativa del processo di trasformazione, orientato al binomio welfare-sostenibilità. Lo scenario attuale pone, a tutte le tradizioni culturali europee, la sfida dell'adeguamento degli impianti urbani e delle reti infrastrutturali, del ricompattamento delle aree urbane, della loro organizzazione multi-centrica e della mixitè, funzionale e sociale. Condizioni che rendono particolarmente importanti, per la ricerca architettonica, una ridefinizione e una ri-concettualizzazione di aspetti progettuali classici quali la replicabilità del modello, la multidisciplinarità dell’approccio, l’attenzione alle componenti economiche ed ecologiche del progetto e alle sue ricadute sociali. Condizioni nelle quali la vicenda scandinava - come già avvenuto in altre epoche dell'architettura moderna - si qualifica come terreno privilegiato per la riflessione teorica e, al tempo stesso, per l'esperienza pratica. In rapporto al quadro sopra descritto la ricerca individua, nel territorio intermedio tra piano e progetto, quattro tematiche da cui partire per analizzare l'esperienza svedese contemporanea dei nuovi insediamenti peri-urbani: - Green Building. L'insieme delle soluzioni progettuali e delle tecnologie costruttive attraverso le quali la componente residenziale dei nuovi quartieri ottiene la massimizzazione della prestazione energetica mediante lo sfruttamento delle risorse locali (energia, acqua, materiali da costruzione) e la riduzione degli impatti sull'ambiente naturale. Un tema su cui incide anche la differente natura delle normative di riferimento con riferimento, ad esempio, alla LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) di matrice statunitense. L'applicazione di questa chiave progettuale al block (isolato urbano) genera, nell'universo dei tipi urbani, una selezione e una reinterpretazione adattativa che, nel tempo, tende a produrre una misurabile divergenza dai modelli tradizionali; - Disegno della città (a scala di quartiere). L'urban design è il settore disciplinare nel quale - a differenza del piano urbanistico - la composizione urbana, la città come spazio "a quattro dimensioni", svolge il ruolo principale come catalizzatore della complessità delle istanze e come luogo di sintesi strategica delle soluzioni. Due linee, tra tutte, si segnalano come principali motori di rinnovamento: la accessibilità dell'insediamento rispetto alla urban area di pertinenza (vedi TOD, già citato, rif. teorico P. Calthorpe) e la progettazione integrata, interdisciplinare, che pone al centro l'utente e la fruibilità del quartiere anche, e soprattutto, negli spazi aperti; - Mixitè funzionale e sociale. Sono due tra i principali criteri a cui l'urban design contemporaneo si affida, già da anni, per realizzare condizioni "che favoriscono pratiche sociali rilevanti" (rif. B. Secchi). Nell'esperienza scandinava attuale essi si concretano nella redistribuzione di funzioni (pregiate e di supporto alla residenza) e di classi sociali all'interno di nuovi urban neighbour/district (distretti urbani/quartieri) dimensionati per una popolazione di 20-25.000 abitanti (a fronte dei 3-5.000 della precedente fase insediativa, primi anni '90). Una rimodulazione evolutiva di principi già da tempo presenti nella cittadinanza e nel sistema di welfare locale che tende a rinnovare una già avanzata capacità di sintesi tra interesse pubblico e investimento privato (rif. R. Krier "res pubblica > res economica > civitas"). - Community development. L'architetto contemporaneo opera in una condizione che richiede, in maniera differente e in misura crescente rispetto al passato, una stretta interrelazione con i soggetti portatori di interesse nella trasformazione urbana, con altri settori disciplinari che devono fattivamente concorrere alla progettazione, con l'utenza che si esprime sia in forma aggregata (associazioni, rappresentanze, comitati) che in forma parcellizzata (partecipazione diretta). In area scandinava lo spettro dei riferimenti di carattere ambientale spazia dagli indirizzi sovranazionali all'educazione ambientale del cittadino. Sul piano della coesione la “Nordic Strategy for Sustainable Development” attribuisce più importanza, rispetto al passato, alle dinamiche sociali ed economiche che interessano le comunità urbane nei loro processi di crescita. La capacità dell'architetto di comprendere vincoli e opportunità associate a questo quadro (problem) determina gran parte dell'efficacia dell'azione progettuale (solving).
27-set-2017
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1012624
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