La flanerie di Antonio Delfini

A) Tra gli scrittori outsider del ‘900, cui “Agalma” dedica un intero numero, un posto di rilievo è occupato da Antonio Delfini, il flaneur del ‘900 italiano, perennemente in giro per vicoli, piazze e arcate metafisiche di una Modena piena di splendide inafferrabili donne e di un vissuto quotidiano irraggiungibile. L’“acchiappanuvole”, il sognatore ad occhi aperti, vicino alla poetica della reverie cara al filosofo Gaston Bachelard, l’ironico fondatore dell’<Accademia degli Informi>, fu l’unico che in Italia sfidò fino in fondo i classicisti sperimentando il dettato automatico e partorendo in tre soli giorni il romanzo Il fanalino della Battimonda, e poi gli esplosivi Automatics e le Poesie della fine del mondo. B) Amongst the outsiders of 20th century literature, to which “Agalma” dedicates an entire issue, a relevant place is occupied by Antonio Delfini, the flâneur of 20th century Italy, endlessly wandering through alleys, squares and arcades of a metaphysical Modena, filled by beautiful and elusive women and by an unattainable standard life. The “acchiappanuvole”, the daydreamer according to the categories posited by Bachelard, the ironical funder of the Accademia degli Informi, was in Italy the only intellectual who dared question the Classicists, experimenting with automatic dictation and producing in only three days the novel Il Fanalino della Battimonda, and later on the explosive Automatics and Poesie della fine del mondo.