La teoria del «ritardo culturale», di William F. Ogburn, ha sofferto, nella letteratura sociologica, di fraintendimenti e semplificazioni che hanno indotto, su queste basi, a ritenerla superata, anche a dispetto del fatto che essa è una interpretazione strutturale del mutamento sociale e non, sommariamente, la descrizione di due ‘culture’. In realtà, seguendo suggerimenti e precisazioni ermeneutiche dell’autore, già consapevole di tali equivoci, presenti in un breve saggio pubblicato due anni prima della sua scomparsa, essa si rivela strumento concettualmente versatile e, soprattutto, di estrema utilità per comprendere una serie di fenomeni che appaiono connaturati ai processi di globalizzazione, con particolare riferimento alle dinamiche di incontro tra configurazioni storico-culturali diverse.
Fecondità e rilevanza del concetto di "ritardo culturale". Una nota su Ogburn / Bonolis, Maurizio. - In: SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE. - ISSN 1121-1148. - STAMPA. - XXVIII:89(2009), pp. 5-20. [10.3280/SR2009-089001]
Fecondità e rilevanza del concetto di "ritardo culturale". Una nota su Ogburn
BONOLIS, Maurizio
2009
Abstract
La teoria del «ritardo culturale», di William F. Ogburn, ha sofferto, nella letteratura sociologica, di fraintendimenti e semplificazioni che hanno indotto, su queste basi, a ritenerla superata, anche a dispetto del fatto che essa è una interpretazione strutturale del mutamento sociale e non, sommariamente, la descrizione di due ‘culture’. In realtà, seguendo suggerimenti e precisazioni ermeneutiche dell’autore, già consapevole di tali equivoci, presenti in un breve saggio pubblicato due anni prima della sua scomparsa, essa si rivela strumento concettualmente versatile e, soprattutto, di estrema utilità per comprendere una serie di fenomeni che appaiono connaturati ai processi di globalizzazione, con particolare riferimento alle dinamiche di incontro tra configurazioni storico-culturali diverse.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.