L’intervento normativo sul collocamento compiuto dal legislatore del 1970 nasce sotto il segno della politica di sostegno al sindacato, al quale si vuole affidare il compito di rivitalizzare la funzione pubblica: alle confederazioni maggiori viene dunque assicurato, mediante la partecipazione maggioritaria in tutte le commissioni, il controllo su tutte le sezioni degli uffici di collocamento (commissione centrale per l’avviamento presso il ministero, commissioni provinciali e comunali); e nel contempo si restringono gli spazi della possibile assunzione diretta o nominativa, allargando corrispondentemente quelli della assunzione su richiesta numerica, per la quale sono decisive le graduatorie compilate dalle commissioni. Senonché le confederazioni non approfittano dell’opportunità offerta loro dal legislatore: non hanno una strategia per la protezione dei lavoratori nel mercato, salvo rinnovare periodicamente la stanca rivendicazione di maggiori investimenti statali per il migliore funzionamento degli uffici periferici. Il collocamento non soltanto non decolla come servizio utile ai lavoratori e alle imprese, ma con la sua rafforzata rigidità burocratica favorisce quella che la dottrina definisce fase dell’erosione del vecchio impianto (osserva LISO, I servizi..., 594, che « l’erosione si produce sia attraverso ritocchi alla disciplina, mirati a introdurre deroghe in funzione di attenuazione delle sue rigidità, sia attraverso una progressiva opera di delegittimazione dell’istituto, che peraltro mostrava tutti i suoi limiti dinnanzi alle esigenze di governo di un mercato del lavoro caratterizzato da forte disoccupazione giovanile ed eccedenze di personale »). Alla fine degli anni 70 il fallimento della miniriforma compiuta con gli artt. 33 e 34 dello Statuto è già evidentissima. E il Governo incomincia a elaborare progetti per la sperimentazione di nuovi metodi e strumenti (il riferimento è al disegno di legge n. 760 del 1979, sulla cui vicenda v. ICHINO, Il collocamento..., 155 ss.).

La disciplina del mercato del lavoro / Valente, Lucia. - STAMPA. - (2017), pp. 1489-1528.

La disciplina del mercato del lavoro

VALENTE, Lucia
2017

Abstract

L’intervento normativo sul collocamento compiuto dal legislatore del 1970 nasce sotto il segno della politica di sostegno al sindacato, al quale si vuole affidare il compito di rivitalizzare la funzione pubblica: alle confederazioni maggiori viene dunque assicurato, mediante la partecipazione maggioritaria in tutte le commissioni, il controllo su tutte le sezioni degli uffici di collocamento (commissione centrale per l’avviamento presso il ministero, commissioni provinciali e comunali); e nel contempo si restringono gli spazi della possibile assunzione diretta o nominativa, allargando corrispondentemente quelli della assunzione su richiesta numerica, per la quale sono decisive le graduatorie compilate dalle commissioni. Senonché le confederazioni non approfittano dell’opportunità offerta loro dal legislatore: non hanno una strategia per la protezione dei lavoratori nel mercato, salvo rinnovare periodicamente la stanca rivendicazione di maggiori investimenti statali per il migliore funzionamento degli uffici periferici. Il collocamento non soltanto non decolla come servizio utile ai lavoratori e alle imprese, ma con la sua rafforzata rigidità burocratica favorisce quella che la dottrina definisce fase dell’erosione del vecchio impianto (osserva LISO, I servizi..., 594, che « l’erosione si produce sia attraverso ritocchi alla disciplina, mirati a introdurre deroghe in funzione di attenuazione delle sue rigidità, sia attraverso una progressiva opera di delegittimazione dell’istituto, che peraltro mostrava tutti i suoi limiti dinnanzi alle esigenze di governo di un mercato del lavoro caratterizzato da forte disoccupazione giovanile ed eccedenze di personale »). Alla fine degli anni 70 il fallimento della miniriforma compiuta con gli artt. 33 e 34 dello Statuto è già evidentissima. E il Governo incomincia a elaborare progetti per la sperimentazione di nuovi metodi e strumenti (il riferimento è al disegno di legge n. 760 del 1979, sulla cui vicenda v. ICHINO, Il collocamento..., 155 ss.).
2017
Diritto del lavoro - Volume I
9788814212710
mercato del lavoro; servizi per l'impiego; disoccupazione giovanile
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
La disciplina del mercato del lavoro / Valente, Lucia. - STAMPA. - (2017), pp. 1489-1528.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/994494
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