Questo lavoro di riflessioni sulla teoria e sulla pratica internazionale dell’attuale fase del conflitto capitale lavoro, rappresenta un testo necessario che con impegno di oltre tre anni e sacrificio è stato fortemente voluto, pensato, discusso e scritto; chi decidesse di dedicare qualche ora alla sua lettura, potrà rendersi conto che si tratta di un contributo importante alla critica marxista, alla politica economica internazionale. Davanti ai fatti e ai processi del commercio Internazionale, alle sue terribili conseguenze, solo certi mercenari della scienza possono portare avanti teorie e discorsi sui vantaggi del libero commercio. Non nascondiamo l’impegno e la sfida per una nuova concezione delle relazioni internazionali, in particolare per una nuova architettura nella pratica del commercio internazionale. Il marxismo è pura scientificità; distinguere in Marx l’economista, il filosofo, l’anticipatore della “globalizzazione”, il teorico dell’alienazione e chi più ne vuole dire, porta all’annacquamento di quello che rimane un grande progetto di emancipazione umana. Si potrebbe dire, recuperando l'apporto dei classici, che il sistema di interpretazione delle dinamiche economiche, di stampo convenzionale, compresa quella keynesiana, sia entrato in crisi proprio con la disperata opzione neoliberista sposata dai governi dei paesi a capitalismo maturo e oggi dominante come metodo delle politiche economiche nella crisi sistemica. La critica di questo modello incentrato nella crisi deve trovare da subito un percorso politico radicalmente alternativo, come quello che si può concretizzare in scenari di gestione della transizione con forme immediate di pianificazione socialista.
Vantaggi complementari per la transizione al Socialismo.Manuale di critica della politica economica internazionale / Vasapollo, Luciano. - STAMPA. - 1:(2016).
Vantaggi complementari per la transizione al Socialismo.Manuale di critica della politica economica internazionale
VASAPOLLO, Luciano
2016
Abstract
Questo lavoro di riflessioni sulla teoria e sulla pratica internazionale dell’attuale fase del conflitto capitale lavoro, rappresenta un testo necessario che con impegno di oltre tre anni e sacrificio è stato fortemente voluto, pensato, discusso e scritto; chi decidesse di dedicare qualche ora alla sua lettura, potrà rendersi conto che si tratta di un contributo importante alla critica marxista, alla politica economica internazionale. Davanti ai fatti e ai processi del commercio Internazionale, alle sue terribili conseguenze, solo certi mercenari della scienza possono portare avanti teorie e discorsi sui vantaggi del libero commercio. Non nascondiamo l’impegno e la sfida per una nuova concezione delle relazioni internazionali, in particolare per una nuova architettura nella pratica del commercio internazionale. Il marxismo è pura scientificità; distinguere in Marx l’economista, il filosofo, l’anticipatore della “globalizzazione”, il teorico dell’alienazione e chi più ne vuole dire, porta all’annacquamento di quello che rimane un grande progetto di emancipazione umana. Si potrebbe dire, recuperando l'apporto dei classici, che il sistema di interpretazione delle dinamiche economiche, di stampo convenzionale, compresa quella keynesiana, sia entrato in crisi proprio con la disperata opzione neoliberista sposata dai governi dei paesi a capitalismo maturo e oggi dominante come metodo delle politiche economiche nella crisi sistemica. La critica di questo modello incentrato nella crisi deve trovare da subito un percorso politico radicalmente alternativo, come quello che si può concretizzare in scenari di gestione della transizione con forme immediate di pianificazione socialista.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.