Studies about the evolution of urban systems are carried on to better understand the meaning and value of “urban texts” come to us through centuries of transformations, and to highlight the design possibilities of development, adaptation, sustainable transformation. The idea is not “to stop time” or propose impossible restorations, but rather identify the “possible” innovative project able to revitalize an area without destroying it. Analyses of the effects of the earthquake on quality of life in towns highlight problems that characterized the historical centers even before the earthquake: the progressive emptying of the historical centres; the too specific and limited tourist offer, centred on skiing, compared to the potential of territory; the conflicts between conservation needs (conservation of the historical and environmental heritage) and evolution needs and future visions. The earthquake also highlighted the awareness of the importance of prevention and safety measures for buildings, networks, open spaces, but also the need to provide adequate facilities to the emergency phases, also able to support the exponential growth of population during summer and Christmas periods, as well as the harshness of weather. These problems imply a particular concept of risk: risk of abandonment of historical centres, risk of cancellation of historical memory, etc.

Le elaborazioni relative all’evoluzione dei sistemi urbani sono volte alla comprensione del significato e del valore di testi urbani giunti a noi attraverso secoli di trasformazioni, cancellazioni, riscritture fisiche e di senso ed evidenziano le possibilità progettuali connesse all’evoluzione, adattamento, trasformazione sostenibile. Non si tratta di fermare il tempo o proporre impossibili ripristini ma piuttosto individuare il progetto innovativo “possibile” capace di rivitalizzare uno spazio senza distruggerlo. Le elaborazioni relative agli effetti del sisma sulla qualità della vita nei centri abitati evidenziano con chiarezza alcuni problemi che caratterizzavano i centri storici anche prima del terremoto. Il sisma del 2009, danneggiando edifici, infrastrutture e servizi, ha accentuato infatti alcuni gravi problemi preesistenti: il progressivo svuotamento dei centri storici; la settorialità e la limitatezza dell’offerta turistica rispetto alla domanda e alle potenzialità del territorio; i conflitti tra esigenze di conservazione (del patrimonio storico-ambientale) e esigenze di trasformazione, adattamento, proiezione al futuro. Il terremoto ha inoltre fatto emergere la consapevolezza dell’importanza della prevenzione e della messa in sicurezza di edifici, reti, spazi aperti, ma anche della necessità di prevedere strutture idonee alla fase di emergenza (capaci di supportare l’aumento esponenziale di popolazione nel periodo estivo e natalizio, nonché le asperità climatiche). L’accentuarsi di problemi antecedenti il sisma è stato sinteticamente ricondotto al concetto di rischio, e in particolare: il rischio di abbandono dei centri storici, aumentato dalla presenza di aree di crollo e edifici inagibili, e dalla chiusura o trasferimento di attività e servizi; il rischio di cancellazione della memoria storica, amplificato dal danneggiamento di edifici e spazi aperti di particolare valore collettivo e simbolico ecc. Con il termine “carenza” è stata sintetizzata la mancanza di sicurezza sia in termini di prevenzione del rischio che di gestione dell’emergenza.

Morfologie urbane ed effetti del sisma sulla qualità della vita: Rocca di cambio / Imbroglini, Cristina. - STAMPA. - 3(2013), pp. 305-310.

Morfologie urbane ed effetti del sisma sulla qualità della vita: Rocca di cambio

IMBROGLINI, CRISTINA
2013

Abstract

Studies about the evolution of urban systems are carried on to better understand the meaning and value of “urban texts” come to us through centuries of transformations, and to highlight the design possibilities of development, adaptation, sustainable transformation. The idea is not “to stop time” or propose impossible restorations, but rather identify the “possible” innovative project able to revitalize an area without destroying it. Analyses of the effects of the earthquake on quality of life in towns highlight problems that characterized the historical centers even before the earthquake: the progressive emptying of the historical centres; the too specific and limited tourist offer, centred on skiing, compared to the potential of territory; the conflicts between conservation needs (conservation of the historical and environmental heritage) and evolution needs and future visions. The earthquake also highlighted the awareness of the importance of prevention and safety measures for buildings, networks, open spaces, but also the need to provide adequate facilities to the emergency phases, also able to support the exponential growth of population during summer and Christmas periods, as well as the harshness of weather. These problems imply a particular concept of risk: risk of abandonment of historical centres, risk of cancellation of historical memory, etc.
2013
Ricostruzione e governo del rischio, Piani di ricostruzione post sisma dei comuni di Lucoli, Ovindoli, Rocca di Cambio e Rocca di Mezzo (L'Aquila)
978-88-7462-576-5
Le elaborazioni relative all’evoluzione dei sistemi urbani sono volte alla comprensione del significato e del valore di testi urbani giunti a noi attraverso secoli di trasformazioni, cancellazioni, riscritture fisiche e di senso ed evidenziano le possibilità progettuali connesse all’evoluzione, adattamento, trasformazione sostenibile. Non si tratta di fermare il tempo o proporre impossibili ripristini ma piuttosto individuare il progetto innovativo “possibile” capace di rivitalizzare uno spazio senza distruggerlo. Le elaborazioni relative agli effetti del sisma sulla qualità della vita nei centri abitati evidenziano con chiarezza alcuni problemi che caratterizzavano i centri storici anche prima del terremoto. Il sisma del 2009, danneggiando edifici, infrastrutture e servizi, ha accentuato infatti alcuni gravi problemi preesistenti: il progressivo svuotamento dei centri storici; la settorialità e la limitatezza dell’offerta turistica rispetto alla domanda e alle potenzialità del territorio; i conflitti tra esigenze di conservazione (del patrimonio storico-ambientale) e esigenze di trasformazione, adattamento, proiezione al futuro. Il terremoto ha inoltre fatto emergere la consapevolezza dell’importanza della prevenzione e della messa in sicurezza di edifici, reti, spazi aperti, ma anche della necessità di prevedere strutture idonee alla fase di emergenza (capaci di supportare l’aumento esponenziale di popolazione nel periodo estivo e natalizio, nonché le asperità climatiche). L’accentuarsi di problemi antecedenti il sisma è stato sinteticamente ricondotto al concetto di rischio, e in particolare: il rischio di abbandono dei centri storici, aumentato dalla presenza di aree di crollo e edifici inagibili, e dalla chiusura o trasferimento di attività e servizi; il rischio di cancellazione della memoria storica, amplificato dal danneggiamento di edifici e spazi aperti di particolare valore collettivo e simbolico ecc. Con il termine “carenza” è stata sintetizzata la mancanza di sicurezza sia in termini di prevenzione del rischio che di gestione dell’emergenza.
paesaggio, ricostruzione post sisma
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Morfologie urbane ed effetti del sisma sulla qualità della vita: Rocca di cambio / Imbroglini, Cristina. - STAMPA. - 3(2013), pp. 305-310.
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