Il saggio esamina il corpus di lezioni sul linguaggio visivo di Guido Strazza, autore negli anni Settanta di alcuni laboratori presso l''allora Istituto Nazionale per la Grafica e altre sedi, oltre che di relative pubblicazioni. Attraverso un confronto delle fonti edite con i manoscritti originali delle lezioni, conservati presso l'Accademia di San Luca, si evidenzia la specificità della teoria della forma di Strazza rispetto alle teorie linguistiche e semiotiche diffuse in quel periodo, e si evidenziano debiti e differenze con i testi della Bauhaus (Paul Klee in particolare) e di Rudolf Arnheim.
"Segni senza nome": semiotica e psicologia della forma negli scritti di Guido Strazza / Schiaffini, Ilaria. - STAMPA. - (2014), pp. 105-116.
"Segni senza nome": semiotica e psicologia della forma negli scritti di Guido Strazza
SCHIAFFINI, ILARIA
2014
Abstract
Il saggio esamina il corpus di lezioni sul linguaggio visivo di Guido Strazza, autore negli anni Settanta di alcuni laboratori presso l''allora Istituto Nazionale per la Grafica e altre sedi, oltre che di relative pubblicazioni. Attraverso un confronto delle fonti edite con i manoscritti originali delle lezioni, conservati presso l'Accademia di San Luca, si evidenzia la specificità della teoria della forma di Strazza rispetto alle teorie linguistiche e semiotiche diffuse in quel periodo, e si evidenziano debiti e differenze con i testi della Bauhaus (Paul Klee in particolare) e di Rudolf Arnheim.File | Dimensione | Formato | |
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