Nell'Abruzzo settentrionale il gioco della morra si esprime davanti alle cantine, nelle feste, nelle fiere, in occasioni pubbliche e private. I morristi si incontrano dopo il lavoro, in competizioni organizzate, o nel tempo libero delle sagre e delle cerimonie festive, dando vita a incontri serrati e infiniti che occupano a volte intere giornate, e in cui sono coinvolte numerose squadre, persone, osservatori. A partire da documenti storici, che testimoniano l’uso del gioco nel contesto rurale preunitario del XIX secolo, la pratica della morra è descritta attraverso una ricerca sul campo con alcuni appassionarti giocatori di un’area pedemontana del versante orientale del Gran Sasso, nella provincia di Teramo, e analizzata in una prospettiva antropologica che propone un primo approccio ai suoi elementi costitutivi: la marcata componente rituale, non esente da connessioni con interlocutori soprannaturali, le regole e la grammatica essenziale del gioco, la sua funzione sociale, le posture, le espressioni verbali e le formalizzazioni sonore.
Di passata in passata. Il gioco della morra nell'Abruzzo settentrionale / Spitilli, Gianfranco. - STAMPA. - (2011), pp. 102-121.
Di passata in passata. Il gioco della morra nell'Abruzzo settentrionale
SPITILLI, GIANFRANCO
2011
Abstract
Nell'Abruzzo settentrionale il gioco della morra si esprime davanti alle cantine, nelle feste, nelle fiere, in occasioni pubbliche e private. I morristi si incontrano dopo il lavoro, in competizioni organizzate, o nel tempo libero delle sagre e delle cerimonie festive, dando vita a incontri serrati e infiniti che occupano a volte intere giornate, e in cui sono coinvolte numerose squadre, persone, osservatori. A partire da documenti storici, che testimoniano l’uso del gioco nel contesto rurale preunitario del XIX secolo, la pratica della morra è descritta attraverso una ricerca sul campo con alcuni appassionarti giocatori di un’area pedemontana del versante orientale del Gran Sasso, nella provincia di Teramo, e analizzata in una prospettiva antropologica che propone un primo approccio ai suoi elementi costitutivi: la marcata componente rituale, non esente da connessioni con interlocutori soprannaturali, le regole e la grammatica essenziale del gioco, la sua funzione sociale, le posture, le espressioni verbali e le formalizzazioni sonore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.