La serie di che trattasi (2016) comprende sei formalizzazioni alternative al campo d'azione primigenio connesso al reticolo della "struttura profonda" del progetto teorico-sperimentale (La “stringa urbana”, 2004) elaborato e finalizzato alla verifica di una scrittura e (ri)scrittura continua, sempre uguale e sempre diversa, senza fine dell’architettura. Viste nella loro configurazione stabilizzata di partenza, possono considerarsi anche dei veri e propri puzzle formati dalle dodici tessere a geometria variabile: un quadrato piccolo, sei quadrati grandi, e cinque rettangoli oblunghi. In effetti, si pongono a margine del progetto ad hoc sopra menzionato nel senso che, rispetto alle innumerevoli trasformazioni operate sulla scacchiera-prototipo, essi stessi possono costituire altrettanti campi d'azione per ulteriori infinite trasformazioni. Ciò che evidentemente, semmai ve ne fosse bisogno, lascia prefigurare a sua volta una illimitata proliferazione a crescita esponenziale di trasformazioni-altre, ancora senza fine.
(Ricerca progettuale, 2016). Della serie “Scacchi architettonici e Scacchiere urbane”, 2016 / Calcagnile, Luigi. - (2016).
(Ricerca progettuale, 2016). Della serie “Scacchi architettonici e Scacchiere urbane”, 2016.
CALCAGNILE, Luigi
2016
Abstract
La serie di che trattasi (2016) comprende sei formalizzazioni alternative al campo d'azione primigenio connesso al reticolo della "struttura profonda" del progetto teorico-sperimentale (La “stringa urbana”, 2004) elaborato e finalizzato alla verifica di una scrittura e (ri)scrittura continua, sempre uguale e sempre diversa, senza fine dell’architettura. Viste nella loro configurazione stabilizzata di partenza, possono considerarsi anche dei veri e propri puzzle formati dalle dodici tessere a geometria variabile: un quadrato piccolo, sei quadrati grandi, e cinque rettangoli oblunghi. In effetti, si pongono a margine del progetto ad hoc sopra menzionato nel senso che, rispetto alle innumerevoli trasformazioni operate sulla scacchiera-prototipo, essi stessi possono costituire altrettanti campi d'azione per ulteriori infinite trasformazioni. Ciò che evidentemente, semmai ve ne fosse bisogno, lascia prefigurare a sua volta una illimitata proliferazione a crescita esponenziale di trasformazioni-altre, ancora senza fine.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.