Assuming the focus on the evolutionary key of the contemporary city, this study asserts that the project have to interpret the dynamics of urban and territorial transformation, as it could be considered as a diachronic process itself, able to adapt to accidental mutations. The landscape approach to the urban and territorial project, in this perspective, is presented as an operative strategy that works on the zero level of architecture, in a multi-scale dimension, able to relate the physical transformations of the anthropized environment with the activities and human actions. The essay is included in the book "Crisis landscapes. Opportunities as weaknesses for a sustainable development ". At the time of the economical crisis, the landscape may be considered as an opportunity for the rebirth of the communities and as a context where it can trigger virtuous and reversible actions of transformation, able to enhance the territories and and avoid degradation and abandonment.

Partendo da considerazioni evoluzionistiche sulla città contemporanea, il saggio riflette sulla necessità del progetto di interpretare le dinamiche di trasformazione urbana e territoriale, ponendosi esso stesso come processo diacronico, in grado adattarsi alle mutazioni accidentali. Il progetto della città contemporanea ha spesso agito con soluzioni semplificative e autoreferenziali, o attraverso un’idea semiologica di contestualismo come assonanza figurativa, grandi gesti atti a lasciare un segno indelebile nella storia con tanto di firma del progettista, radicali trasformazioni urbane, che hanno portato alla realizzazione dal nulla di quartieri nuovi, nella migliore delle ipotesi “quartieri modello”, divenuti presto nuovi “modelli di marketing”, esportabili in ogni città e disconnessi dalla vita reale. La città, a ben guardare, esiste oltre il progetto, oltre la pianificazione, oltre le intenzioni di chi le governa. La città come sistema complesso auto-organizzato, che si trasforma rispetto a mutazioni accidentali, è un modello interpretativo di tipo dinamico-evolutivo, che può essere riletto in termini di attualità rispetto all’approccio paesaggistico al progetto urbano. L'approccio paesaggistico al progetto urbano e territoriale, si pone in tal senso come strategia operativa che lavora sul piano zero dell'architettura, in una dimensione multiscalare, in grado di mettere in relazione le trasformazioni fisiche dell'ambiente antropizzato con le attività e le azioni umane. Il progetto di paesaggio, non lavorando sulle cubature, ma sul piano del suolo, è lo strumento privilegiato per entrare nei territori con una mano leggera, per produrre interventi reversibili, per indurre trasformazioni compatibili e adattative, come per i sistemi auto-organizzati. Il progetto di paesaggio, nella sua natura multi-scalare di piano e strategia di azione, è inclusivo e lavora sulle logiche di cooperazione locale, in grado di innescare dinamiche virtuose per incentivare la vita quotidiana. In termini evolutivi il progetto di paesaggio si pone come processo, come una “opera aperta” alle possibilità evolutive successive. Il saggio si inserisce nel libro “Crisis landscapes. Opportunities as weaknesses for a sustainable development”. Ai tempi della crisi economica, il paesaggio viene visto come opportunità di riscatto per le comunità e come contesto dove poter innescare azioni virtuose e reversibili di trasformazione, in grado di valorizzare i territori e sottrarli al degrado e all'abbandono.

The multilevel dimension of landscape design / Clemente, Matteo. - STAMPA. - (2017), pp. 69-78.

The multilevel dimension of landscape design

Clemente, Matteo
2017

Abstract

Assuming the focus on the evolutionary key of the contemporary city, this study asserts that the project have to interpret the dynamics of urban and territorial transformation, as it could be considered as a diachronic process itself, able to adapt to accidental mutations. The landscape approach to the urban and territorial project, in this perspective, is presented as an operative strategy that works on the zero level of architecture, in a multi-scale dimension, able to relate the physical transformations of the anthropized environment with the activities and human actions. The essay is included in the book "Crisis landscapes. Opportunities as weaknesses for a sustainable development ". At the time of the economical crisis, the landscape may be considered as an opportunity for the rebirth of the communities and as a context where it can trigger virtuous and reversible actions of transformation, able to enhance the territories and and avoid degradation and abandonment.
2017
Crisis Landscapes. Opportunities and weaknesses for a sustainable development
9788891750679
Partendo da considerazioni evoluzionistiche sulla città contemporanea, il saggio riflette sulla necessità del progetto di interpretare le dinamiche di trasformazione urbana e territoriale, ponendosi esso stesso come processo diacronico, in grado adattarsi alle mutazioni accidentali. Il progetto della città contemporanea ha spesso agito con soluzioni semplificative e autoreferenziali, o attraverso un’idea semiologica di contestualismo come assonanza figurativa, grandi gesti atti a lasciare un segno indelebile nella storia con tanto di firma del progettista, radicali trasformazioni urbane, che hanno portato alla realizzazione dal nulla di quartieri nuovi, nella migliore delle ipotesi “quartieri modello”, divenuti presto nuovi “modelli di marketing”, esportabili in ogni città e disconnessi dalla vita reale. La città, a ben guardare, esiste oltre il progetto, oltre la pianificazione, oltre le intenzioni di chi le governa. La città come sistema complesso auto-organizzato, che si trasforma rispetto a mutazioni accidentali, è un modello interpretativo di tipo dinamico-evolutivo, che può essere riletto in termini di attualità rispetto all’approccio paesaggistico al progetto urbano. L'approccio paesaggistico al progetto urbano e territoriale, si pone in tal senso come strategia operativa che lavora sul piano zero dell'architettura, in una dimensione multiscalare, in grado di mettere in relazione le trasformazioni fisiche dell'ambiente antropizzato con le attività e le azioni umane. Il progetto di paesaggio, non lavorando sulle cubature, ma sul piano del suolo, è lo strumento privilegiato per entrare nei territori con una mano leggera, per produrre interventi reversibili, per indurre trasformazioni compatibili e adattative, come per i sistemi auto-organizzati. Il progetto di paesaggio, nella sua natura multi-scalare di piano e strategia di azione, è inclusivo e lavora sulle logiche di cooperazione locale, in grado di innescare dinamiche virtuose per incentivare la vita quotidiana. In termini evolutivi il progetto di paesaggio si pone come processo, come una “opera aperta” alle possibilità evolutive successive. Il saggio si inserisce nel libro “Crisis landscapes. Opportunities as weaknesses for a sustainable development”. Ai tempi della crisi economica, il paesaggio viene visto come opportunità di riscatto per le comunità e come contesto dove poter innescare azioni virtuose e reversibili di trasformazione, in grado di valorizzare i territori e sottrarli al degrado e all'abbandono.
landscape crisis; landcape opportunities; sustainable development
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
The multilevel dimension of landscape design / Clemente, Matteo. - STAMPA. - (2017), pp. 69-78.
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Clemente_Landscape_2017.pdf

solo gestori archivio

Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 5.97 MB
Formato Adobe PDF
5.97 MB Adobe PDF   Contatta l'autore

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/974853
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact