L’espansione incontrollata che da sempre caratterizza lo sviluppo della città ha raggiunto, negli ultimi anni, il suo limite estremo, è così nata la consapevolezza che la città debba poter crescere al suo interno cominciando a utilizzare e potenziare le aree esistenti libere o abbandonate da funzioni non più in uso. La città deve potenziare la crescita al proprio interno cominciando a sfruttare alcune aree esistenti lasciate libere. Nella città europea, e nella fattispecie Roma, questo ricorso a tecniche di aumento della densità è legato a due fattori: da un lato la possibilità, l’individuazione e il recupero di aree abbandonate o rimaste libere che offrono nuovi spazi all’espansione urbana; dall’altro la difesa dell’ambiente urbano dall’impatto dello sviluppo cioè la tutela e la reinvenzione dell’atmosfera urbana e di un modo di abitare la città che da sempre costituisce una delle grandi caratteristiche della città. La proposta di un innesto nel quartiere Ostiense a Roma si pone quest’obiettivo, inserendosi in questa linea di ricerca, e propone il lavoro su un infill urbano individuando, proprio nel rapporto inter-scalare tra l’intervento edilizio e il contesto urbano, attraverso la suo interfaccia principale che è il prospetto frontale verso la città, la possibilità di ripensare una crescita più sostenibile e responsabile della città. La facciata come soglia: interfaccia principale tra edificio e contesto. Il prospetto sul fronte stradale nel quadro delle principali modalità compositive proprie dell’innesto (densificazione/completamento/ riconfigurazione). Questa strategia di sviluppo responsabile si fonda su alcuni temi chiave quali la densificazione, il completamento di fronti urbani e l’opportunità di inserire, all’interno di un fronte consolidato, elementi nuovi, contemporanei che permettono riconfigurazioni urbane differenti. A questi temi chiave si possono (individuare intrecciare inserire affiancare) delle azioni architettoniche che fanno di questa metodologia progettuale una strategia sostenibile e consapevole, quali quelle, che riguardano il rapporto pubblico/privato, interno/esterno e i temi legati all’adattabilità e alla stratificazione di usi e significati.
Urban Infill. Una strategia urbana per una crescita responsabile e sostenibile della città / Salimei, G.. - STAMPA. - (2016), pp. 41-48.
Urban Infill. Una strategia urbana per una crescita responsabile e sostenibile della città
SALIMEI G.
Primo
2016
Abstract
L’espansione incontrollata che da sempre caratterizza lo sviluppo della città ha raggiunto, negli ultimi anni, il suo limite estremo, è così nata la consapevolezza che la città debba poter crescere al suo interno cominciando a utilizzare e potenziare le aree esistenti libere o abbandonate da funzioni non più in uso. La città deve potenziare la crescita al proprio interno cominciando a sfruttare alcune aree esistenti lasciate libere. Nella città europea, e nella fattispecie Roma, questo ricorso a tecniche di aumento della densità è legato a due fattori: da un lato la possibilità, l’individuazione e il recupero di aree abbandonate o rimaste libere che offrono nuovi spazi all’espansione urbana; dall’altro la difesa dell’ambiente urbano dall’impatto dello sviluppo cioè la tutela e la reinvenzione dell’atmosfera urbana e di un modo di abitare la città che da sempre costituisce una delle grandi caratteristiche della città. La proposta di un innesto nel quartiere Ostiense a Roma si pone quest’obiettivo, inserendosi in questa linea di ricerca, e propone il lavoro su un infill urbano individuando, proprio nel rapporto inter-scalare tra l’intervento edilizio e il contesto urbano, attraverso la suo interfaccia principale che è il prospetto frontale verso la città, la possibilità di ripensare una crescita più sostenibile e responsabile della città. La facciata come soglia: interfaccia principale tra edificio e contesto. Il prospetto sul fronte stradale nel quadro delle principali modalità compositive proprie dell’innesto (densificazione/completamento/ riconfigurazione). Questa strategia di sviluppo responsabile si fonda su alcuni temi chiave quali la densificazione, il completamento di fronti urbani e l’opportunità di inserire, all’interno di un fronte consolidato, elementi nuovi, contemporanei che permettono riconfigurazioni urbane differenti. A questi temi chiave si possono (individuare intrecciare inserire affiancare) delle azioni architettoniche che fanno di questa metodologia progettuale una strategia sostenibile e consapevole, quali quelle, che riguardano il rapporto pubblico/privato, interno/esterno e i temi legati all’adattabilità e alla stratificazione di usi e significati.File | Dimensione | Formato | |
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