Anne Bogart, regista e pedagoga statunitense applaudita sui palcoscenici di tutto il mondo, ma ancora poco nota in Italia, è una delle figure di maggior rilievo del teatro contemporaneo. Bogart è diventata famosa per le sue decostruzioni dei classici e per il lavoro con Tadashi Suzuki, con cui ha fondato il Saratoga International Theatre Institute, da cui prende il nome l’omonima compagnia, meglio conosciuta con l’acronimo di SITI Company. Il crescente interesse per le dinamiche di gruppo e l’attenzione per le pratiche creative collettive hanno spinto Bogart a mettere in discussione il ruolo della figura registica tradizionale e a condividere il processo autoriale, rivalutando l’importanza della tensione dialettica tra personalità e punti di vista differenti all’interno della compagnia. Sotto questo aspetto, il fenomeno SITI rappresenta un modello virtuoso di leadership etica e collaborazione democratica. Il sistema di allenamento adottato è alla base della relazione di fiducia che Bogart ha instaurato con i propri collaboratori: le tecniche selezionate sono state infatti integrate con l’intento di sviluppare e affinare negli attori sia le abilità necessarie ad affrontare la scena, sia la capacità di compiere quel lavoro compositivo, quel “montaggio di montaggi”, un tempo appannaggio esclusivo della regista. L’autrice ripercorre le tappe della formazione di Bogart e l’intrecciarsi delle influenze che ne hanno determinato l’estetica e il modus operandi. L’analisi critica degli spettacoli indaga l’evolversi della riflessione della regista sulla cultura contemporanea e si concentra sui nessi tra la partitura attorica e i testi parziali inscritti nel testo spettacolare. A tal proposito, appare di estrema rilevanza lo spostamento dell’asse del lavoro teatrale dalla composizione alla creazione del “nido”, quel contesto necessario a trasformare la scena da contenitore di immagini a spazio delle relazioni attraverso l’azione degli attori. Lo studio esplora le connessioni tra spettacolo e training, ed esamina l’impatto di quest’ultimo sul sistema produttivo della compagnia e sul rapporto con la comunità teatrale cresciuta intorno a Bogart. La ricerca si conclude con l’osservazione diretta delle prove, tesa a svelare i principi incorporati nella collaborazione serrata tra regista ed ensemble: la distanza tra le mani di due attori, la velocità di un cambio luce o la scelta di un oggetto diventano latori di una verità scenica che si nasconde nei dettagli. Oltre a essere il primo volume italiano sul teatro di Anne Bogart, questo libro costituisce uno strumento di lavoro per tutti gli artisti interessati alla creazione collettiva e offre una nuova prospettiva sul metodo di lavoro di una delle registe più importanti del XXI secolo.

Il teatro di Anne Bogart. L'attore, il training, la regia / Scaturro, Irene. - STAMPA. - (2015).

Il teatro di Anne Bogart. L'attore, il training, la regia

SCATURRO, IRENE
2015

Abstract

Anne Bogart, regista e pedagoga statunitense applaudita sui palcoscenici di tutto il mondo, ma ancora poco nota in Italia, è una delle figure di maggior rilievo del teatro contemporaneo. Bogart è diventata famosa per le sue decostruzioni dei classici e per il lavoro con Tadashi Suzuki, con cui ha fondato il Saratoga International Theatre Institute, da cui prende il nome l’omonima compagnia, meglio conosciuta con l’acronimo di SITI Company. Il crescente interesse per le dinamiche di gruppo e l’attenzione per le pratiche creative collettive hanno spinto Bogart a mettere in discussione il ruolo della figura registica tradizionale e a condividere il processo autoriale, rivalutando l’importanza della tensione dialettica tra personalità e punti di vista differenti all’interno della compagnia. Sotto questo aspetto, il fenomeno SITI rappresenta un modello virtuoso di leadership etica e collaborazione democratica. Il sistema di allenamento adottato è alla base della relazione di fiducia che Bogart ha instaurato con i propri collaboratori: le tecniche selezionate sono state infatti integrate con l’intento di sviluppare e affinare negli attori sia le abilità necessarie ad affrontare la scena, sia la capacità di compiere quel lavoro compositivo, quel “montaggio di montaggi”, un tempo appannaggio esclusivo della regista. L’autrice ripercorre le tappe della formazione di Bogart e l’intrecciarsi delle influenze che ne hanno determinato l’estetica e il modus operandi. L’analisi critica degli spettacoli indaga l’evolversi della riflessione della regista sulla cultura contemporanea e si concentra sui nessi tra la partitura attorica e i testi parziali inscritti nel testo spettacolare. A tal proposito, appare di estrema rilevanza lo spostamento dell’asse del lavoro teatrale dalla composizione alla creazione del “nido”, quel contesto necessario a trasformare la scena da contenitore di immagini a spazio delle relazioni attraverso l’azione degli attori. Lo studio esplora le connessioni tra spettacolo e training, ed esamina l’impatto di quest’ultimo sul sistema produttivo della compagnia e sul rapporto con la comunità teatrale cresciuta intorno a Bogart. La ricerca si conclude con l’osservazione diretta delle prove, tesa a svelare i principi incorporati nella collaborazione serrata tra regista ed ensemble: la distanza tra le mani di due attori, la velocità di un cambio luce o la scelta di un oggetto diventano latori di una verità scenica che si nasconde nei dettagli. Oltre a essere il primo volume italiano sul teatro di Anne Bogart, questo libro costituisce uno strumento di lavoro per tutti gli artisti interessati alla creazione collettiva e offre una nuova prospettiva sul metodo di lavoro di una delle registe più importanti del XXI secolo.
2015
9788868970185
attore, regia, training
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Il teatro di Anne Bogart. L'attore, il training, la regia / Scaturro, Irene. - STAMPA. - (2015).
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