Il santuario altolaziale di Sant’Eusebio emerge isolato nella campagna a pochi chilometri a sud-est dell’abitato di Ronciglione. Conserva, nell’organicità solo apparente delle compagini murarie, sparsi segni della sua vita millenaria il cui inizio risale all’età tardoantica. Questi segnalano, senza darne un quadro completo ed evidente, le numerose alterazioni sopraggiunte nel tempo che ne incidono l’aspetto odierno rendendo difficoltosa la comprensione del suo sviluppo edilizio. Preziosi resti d’indubbio valore storico e artistico, quali un corpus altomedievale di graffiti devozionali e resti di affreschi datati all’età della riforma gregoriana e a fasi successive, lasciano intuire un passato importante del complesso cultuale, entrato nella sfera dei percorsi pellegrinali romei. Una équipe di studiosi di diverse discipline storiche e di tecnici specializzati nel campo del restauro dei monumenti, coordinata da chi scrive, ha collaborato al comune obiettivo di restituire una lettura storico-artistica aggiornata del santuario, necessaria e solida base scientifica sulla quale fondare il progetto e l’intervento di restauro conservativo teso a riscattare il complesso da un’avvilente condizione di degrado che ne aveva già determinato la parziale rovina.
Fra Tardo Antico e Medioevo. Un santuario della via Francigena: Sant'Eusebio di Ronciglione. Approfondimenti tematici e restauri / Mannino, Natalina. - STAMPA. - (2015), pp. 1-176.
Fra Tardo Antico e Medioevo. Un santuario della via Francigena: Sant'Eusebio di Ronciglione. Approfondimenti tematici e restauri
MANNINO, Natalina
2015
Abstract
Il santuario altolaziale di Sant’Eusebio emerge isolato nella campagna a pochi chilometri a sud-est dell’abitato di Ronciglione. Conserva, nell’organicità solo apparente delle compagini murarie, sparsi segni della sua vita millenaria il cui inizio risale all’età tardoantica. Questi segnalano, senza darne un quadro completo ed evidente, le numerose alterazioni sopraggiunte nel tempo che ne incidono l’aspetto odierno rendendo difficoltosa la comprensione del suo sviluppo edilizio. Preziosi resti d’indubbio valore storico e artistico, quali un corpus altomedievale di graffiti devozionali e resti di affreschi datati all’età della riforma gregoriana e a fasi successive, lasciano intuire un passato importante del complesso cultuale, entrato nella sfera dei percorsi pellegrinali romei. Una équipe di studiosi di diverse discipline storiche e di tecnici specializzati nel campo del restauro dei monumenti, coordinata da chi scrive, ha collaborato al comune obiettivo di restituire una lettura storico-artistica aggiornata del santuario, necessaria e solida base scientifica sulla quale fondare il progetto e l’intervento di restauro conservativo teso a riscattare il complesso da un’avvilente condizione di degrado che ne aveva già determinato la parziale rovina.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.