Oggi riteniamo che non sia più sufficiente saper vedere l’architettura solo con i nostri organi di senso, ma che occorra saperla leggere o meglio decodificare e per far ciò, occorre definire una metodologia di lettura che consenta al lettore di analizzare il suo complesso linguaggio. Lo spazio architettonico è molto complesso poiché nasce dalle relazione di molti elementi che non sempre è facile poter distinguere all’interno della fabbrica, se non da parte di coloro che hanno una grande esperienza e soprattutto se non si usa un metodo rigoroso per decodificare questa complessità, si corre il rischio di non comprendere la vera essenza del linguaggio architettonico. D’altro canto va ricordato che l’architettura prima di diventare opera concreta, prende forma attraverso il disegno, infatti, tutti i progettisti dopo aver concepito mentalmente il proprio progetto debbono visualizzarlo attraverso il disegno (Schizzi d’ideazione) al fine di poterne definire l’aspetto formale attraverso una serie di disegni successivi di avvicinamento alla forma definitiva. Quindi possiamo affermare che l’architettura nasce con il disegno e con il disegno essa può essere analizzata e compresa attraverso l’analisi puntuale dei suoi elementi costitutivi. Questo modo di procedere non solo è utile per tutti gli studenti che intendono divenire architetti, ma anche per coloro che vogliono avere una comprensione non superficiale dell’architettura contemporanea e di quella del passato. Accanto all’analisi grafica, per completare il nostro avvio alla lettura dell’architettura, ci potremo servire anche di fotografie e di modelli virtuali utilizzando il contributo dell’informatica che può completare in alcuni casi il processo. Gli autori si pongono il problema di voler insegnare a saper leggere l’architettura attraverso il mezzo grafico ovvero utilizzando una metodologia specifica qual’è l’Analisi Grafica.

Manifestazione organizzata per la presentazione del volume Saper leggere l'architettura" di Mario Docci ed Emanuela Chiavoni nell'Aula Magna della Facoltà di Architettura di Roma Sapienza / Chiavoni, Emanuela. - (2017). (Intervento presentato al convegno Saper leggere l'architettura tenutosi a Roma, Facoltà di Architettura Valle Giulia, Sapienza nel 13 marzo 2017).

Manifestazione organizzata per la presentazione del volume Saper leggere l'architettura" di Mario Docci ed Emanuela Chiavoni nell'Aula Magna della Facoltà di Architettura di Roma Sapienza

CHIAVONI, Emanuela
2017

Abstract

Oggi riteniamo che non sia più sufficiente saper vedere l’architettura solo con i nostri organi di senso, ma che occorra saperla leggere o meglio decodificare e per far ciò, occorre definire una metodologia di lettura che consenta al lettore di analizzare il suo complesso linguaggio. Lo spazio architettonico è molto complesso poiché nasce dalle relazione di molti elementi che non sempre è facile poter distinguere all’interno della fabbrica, se non da parte di coloro che hanno una grande esperienza e soprattutto se non si usa un metodo rigoroso per decodificare questa complessità, si corre il rischio di non comprendere la vera essenza del linguaggio architettonico. D’altro canto va ricordato che l’architettura prima di diventare opera concreta, prende forma attraverso il disegno, infatti, tutti i progettisti dopo aver concepito mentalmente il proprio progetto debbono visualizzarlo attraverso il disegno (Schizzi d’ideazione) al fine di poterne definire l’aspetto formale attraverso una serie di disegni successivi di avvicinamento alla forma definitiva. Quindi possiamo affermare che l’architettura nasce con il disegno e con il disegno essa può essere analizzata e compresa attraverso l’analisi puntuale dei suoi elementi costitutivi. Questo modo di procedere non solo è utile per tutti gli studenti che intendono divenire architetti, ma anche per coloro che vogliono avere una comprensione non superficiale dell’architettura contemporanea e di quella del passato. Accanto all’analisi grafica, per completare il nostro avvio alla lettura dell’architettura, ci potremo servire anche di fotografie e di modelli virtuali utilizzando il contributo dell’informatica che può completare in alcuni casi il processo. Gli autori si pongono il problema di voler insegnare a saper leggere l’architettura attraverso il mezzo grafico ovvero utilizzando una metodologia specifica qual’è l’Analisi Grafica.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/961963
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