L'Allestimento presenta venti dipinti a olio su lino di grande formato (200x140 cm) e trenta acquarelli su carta intelaiata, messi insieme dalla Regione di Murcia, in collaborazione con la Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma. L'allestimento romano è stato curato dal Dipartimento di rilievo analisi e disegno dell'ambiente e dell'architettura dell'università di Roma La Sapienza. I dipinti dall'artista Pedro Cano erano di dimensioni ognuno di un metro per due metri di altezza,.La mostra ha preso spunto dalle fotografie di centinaia di albanesi sopravvissuti all' ennesimo naufragio. "Una folla dantesca di passeggeri senza possibilità di un riparo all'ombra che si disidratava sotto il sole cocente". Quei naufraghi diventarono disegni: teste viste da dietro, poi figure intere di uomini e donne di spalle. Infine tele alte due metri, capaci di contenere un esercito di persone senza identità che oggi raccontano attraverso i loro corpi e i loro gesti l'esperienza della vita. Il progetto ha previsto di porre le opere direttamente a terra sopra una pedana di legno inclinata per accentuare l'effetto prospettico. Su questa pedana le opere si posizionano in maniera irregolare riproponendo la casualità con cui la folla di clandestini, dopo uno sbarco, si riversano per le strade. Questo ripropone ciò che l'artista aveva visto a Bari , ed era stato il motivo della sua collezione pittorica.

Allestimento della Mostra "Identità in transito" dell'artista spagnolo Pedro Cano nelle Aule XI e XI bis delle Terme di Diocleziano, Museo Nazionale Romano / Chiavoni, Emanuela. - (2008).

Allestimento della Mostra "Identità in transito" dell'artista spagnolo Pedro Cano nelle Aule XI e XI bis delle Terme di Diocleziano, Museo Nazionale Romano.

CHIAVONI, Emanuela
2008

Abstract

L'Allestimento presenta venti dipinti a olio su lino di grande formato (200x140 cm) e trenta acquarelli su carta intelaiata, messi insieme dalla Regione di Murcia, in collaborazione con la Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma. L'allestimento romano è stato curato dal Dipartimento di rilievo analisi e disegno dell'ambiente e dell'architettura dell'università di Roma La Sapienza. I dipinti dall'artista Pedro Cano erano di dimensioni ognuno di un metro per due metri di altezza,.La mostra ha preso spunto dalle fotografie di centinaia di albanesi sopravvissuti all' ennesimo naufragio. "Una folla dantesca di passeggeri senza possibilità di un riparo all'ombra che si disidratava sotto il sole cocente". Quei naufraghi diventarono disegni: teste viste da dietro, poi figure intere di uomini e donne di spalle. Infine tele alte due metri, capaci di contenere un esercito di persone senza identità che oggi raccontano attraverso i loro corpi e i loro gesti l'esperienza della vita. Il progetto ha previsto di porre le opere direttamente a terra sopra una pedana di legno inclinata per accentuare l'effetto prospettico. Su questa pedana le opere si posizionano in maniera irregolare riproponendo la casualità con cui la folla di clandestini, dopo uno sbarco, si riversano per le strade. Questo ripropone ciò che l'artista aveva visto a Bari , ed era stato il motivo della sua collezione pittorica.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/961941
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