Villa Celimontana. Valenze estetiche e ragioni utilitaristiche dall’Ottocento ad oggi. Un episodio esemplicativo, con appendice documentaria

This paper covers the history of Villa Mattei-Celimontana from the nineteenth century to date. In a critical reading of the textual and graphic documentation, some of which unpublished, the overall framework of events already outlined in the historical literature is further detailed and enriched. First, the garden’s artificial and natural components are analyzed, followed by a study of the entire architectural complex, with particular discussion of the aesthetic values and utilitarian reasons that succeeded one another over time, transforming the villa into an area available for accommodating practical needs. The current state of the property still reflects the arrangement given it by the Hoffmann family (1870-1921), well outlined in a 1926 survey done by the Municipality of Rome after the villa was acquired for public use. The drawing shows a compositional choice that attempts to bring two different languages into dialogue with one another: on the one hand, the plain with landscaping in “exotic” form, and, on the other, the northwestern slope reminiscent of the ancient, star-shaped structure. This arrangement is recognizable to this day except for some subsequent modifications that partially tampered with the place’s features; in particular, one notes the loss of some compositional balances that the renovation should restore in this case.

Questo contributo ripercorre la vicenda storica di villa Mattei- Celimontana dall’Ottocento ad oggi, attraverso la lettura critica della documentazione testuale e grafica, in parte inedita, che consente di precisare e arricchire il quadro complessivo degli eventi già delineato dalla storiografia. In prima istanza, sono state analizzate le componenti artificiali e naturali del giardino, per passare, poi, allo studio dell’intero organismo architettonico, soffermandosi, in particolare, sulle valenze estetiche e sulle ragioni utilitaristiche che si sono susseguite nel tempo trasformando la villa in un’area disponibile ad accogliere esigenze pratiche. Lo stato attuale dell’opera riflette ancora l’impianto voluto dalla famiglia Hoffmann (1870-1921) ben delineato in un rilievo del 1926, fatto eseguire dal Comune di Roma dopo l’acquisizione della villa destinata ad uso pubblico. Il disegno mostra una scelta compositiva che tenta di far dialogare due linguaggi diversi: da un lato il pianoro con un impianto di tipo paesistico in forma ‘esotica’, dall’altro il versante nord-occidentale che rievoca l’antica struttura stellare. Questo assetto è tutt’ora riconoscibile a meno di alcune modificazioni successive che hanno in parte manomesso i caratteri del luogo, in particolare si registra la perdita di alcuni equilibri compositivi che l’intervento di restauro dovrebbe, in questo caso, ricomporre.