Trent'anni d'interventi sull'architettura del Novecento. Il punto di vista della cultura italiana del restauro

La prassi d'intervento istituitasi sull'architettura del Novecento negli ultimi trent'anni ha segnato una deriva rispetto alla consuetudine del restauro poiché i problemi di conservazione, certo inediti, che pongono i manufatti moderni sono stati per lo più risolti con banali ripristini. Una condizione materiale nuova e diversa ha infatti indotto a credere che dovessero essere nuovi anche principi e metodi del restauro, così che nel complesso si è preferito ripristinare quei manufatti per riguadagnarne l'immagine originaria piuttosto che conservarli materialmente per tutelarne valori storici e artistici. Questo atteggiamento, ormai diffuso ovunque nel mondo, è estraneo al fondamento critico e scientifico che caratterizza il pensiero europeo sul restauro, specie quello italiano. Rari ma significativi interventi di 'vero' restauro smentiscono quei luoghi comuni che hanno generato tale tendenza al ripristino e chiariscono perchè la cultura italiana del restauro, nonostante la sua vitalità e la sua ricchezza, oggi occupa una posizione marginale nel contesto internazionale.