The publication is the result of a financed Sapienza Research Project, 2014, titled "New life-cycles for ex-mining areas. From productive to vast territorial resource: environmental, cultural, social and economic. The object of the Research was the study of ex-quarries, hypogean and in open areas, exploring the possibility that these sites can be retrieved, returned to knowledge and destined to public use. The main objective was to verify the feasibility of these decommissioned areas, suggesting a reversal of sense and vision: from sites destined for maximum productive exploitation, to resources for the city and for the territory enhancement. Interest has focused, not so much on the identification of punctual quarry sites on which to conduct specific and detailed recovery and reuse projects, but rather on identifying systems of possible link between individual sites in unitary complexes. This systematic approach is motivated and supported by the need for the creation and restoration of ecological, cultural, and functional relationships through the identification of "environmental infrastructures" or roadways -water lines, ecological corridors, linkages between historical and natural preesistences. The main objective of the Research was to recognize and / or propose territorial "figures" or "images", capable of synthesizing and highlighting spatial-morphological relations between individual places. This leads to the idea of activating a real urban and territorial regenerative action, promoting a reconnection of environmental, historical and cultural value.

Il volume sintetizza i risultati della ricerca di Ateneo Sapienza Università di Roma (Progetto di Ricerca 2014) al titolo "Nuovi cicli di vita per le aree ex estrattive. Da risorsa produttiva a risorsa vasta: ambientale, culturale, sociale economica", responsabile scientifico P. Guarini. La ricerca, a carattere teorico e progettuale, è stata portata avanti da un gruppo di lavoro interdisciplinare, interdipartimentale e interateneo. I SSD coinvolti sono: ICAR 14, ICAR 16, ICAR 07, ICAR 21, GEO 05, M/PSI 05. Il partner istituzionale è stato il Parco Regionale dell'Appia Antico, che ha rappresentato l'ambito territoriale di sperimentazione progettuale. Tema di indagine e studio della Ricerca sono state le aree di cava, ipogee e a cielo aperto, esplorando la possibilità che questi luoghi potessero essere recuperati, restituiti alla conoscenza e destinati al pubblico uso. L’obiettivo principale è stato quello di verificare la fattibilità di re-immissione in vita e valorizzazione di aree estrattive dismesse, suggerendo un'inversione di senso e di visione: da luoghi destinati al massimo sfruttamento produttivo, a risorse per la valorizzazione della città e del territorio. L’interesse si è focalizzato non tanto sull’individuazione di siti di cava puntuali, sui quali condurre specifici e circostanziati progetti di recupero e riuso, quanto piuttosto sulla valorizzazione di “sistemi di cave”, sull’identificazione e rilettura di insiemi o reti che riallaccino le singole aree in un’articolazione unitaria. Si pensa alla creazione e/o al ripristino di relazioni ecologiche, fruitive; all’individuazione di infrastrutture ambientali o viarie – linee d’acqua, corridoi ecologici, antichi tracciati –; al potenziamento delle connessioni con le preesistenze storiche e naturali. L'esplorazione progettuale, a carattere multidisciplinare, si è focalizzata sul Parco Regionale dell’Appia Antica e ha considerato l'ipotesi di creare, parallelamente agli itinerari storico-archeologici e ambientali, di cui il Parco è già dotato e si fa promotore, un percorso di visita e fruizione alternativo e specifico legato alle aree di natura estrattiva, con possibilità di apertura al pubblico di alcuni siti puntuali. In particolare sono state portate avanti due ipotesi progettuali riguardanti la cava a cielo aperto di Casal Rotondo e la cava ipogea della Caffarella, verificando un’apertura alla visita in sicurezza. Il volume, edito da Quodlibet, è nella collana, DiAP Print/progetti, del Dipartimento di Architettura e Progetto di Sapienza Università di Roma, ed è stato sottoposto alla revisione di referees scelti nel comitato scientifico, composto anche esperti internazionali.

Il recupero dei siti di cava: strategie di scala vasta. Ipotesi per il Parco dell'Appia Antica / Dell'Aira, Paola Veronica; Guarini, Paola. - STAMPA. - (2017), pp. 0-192.

Il recupero dei siti di cava: strategie di scala vasta. Ipotesi per il Parco dell'Appia Antica

DELL'AIRA, Paola Veronica;GUARINI, Paola
2017

Abstract

The publication is the result of a financed Sapienza Research Project, 2014, titled "New life-cycles for ex-mining areas. From productive to vast territorial resource: environmental, cultural, social and economic. The object of the Research was the study of ex-quarries, hypogean and in open areas, exploring the possibility that these sites can be retrieved, returned to knowledge and destined to public use. The main objective was to verify the feasibility of these decommissioned areas, suggesting a reversal of sense and vision: from sites destined for maximum productive exploitation, to resources for the city and for the territory enhancement. Interest has focused, not so much on the identification of punctual quarry sites on which to conduct specific and detailed recovery and reuse projects, but rather on identifying systems of possible link between individual sites in unitary complexes. This systematic approach is motivated and supported by the need for the creation and restoration of ecological, cultural, and functional relationships through the identification of "environmental infrastructures" or roadways -water lines, ecological corridors, linkages between historical and natural preesistences. The main objective of the Research was to recognize and / or propose territorial "figures" or "images", capable of synthesizing and highlighting spatial-morphological relations between individual places. This leads to the idea of activating a real urban and territorial regenerative action, promoting a reconnection of environmental, historical and cultural value.
2017
Il volume sintetizza i risultati della ricerca di Ateneo Sapienza Università di Roma (Progetto di Ricerca 2014) al titolo "Nuovi cicli di vita per le aree ex estrattive. Da risorsa produttiva a risorsa vasta: ambientale, culturale, sociale economica", responsabile scientifico P. Guarini. La ricerca, a carattere teorico e progettuale, è stata portata avanti da un gruppo di lavoro interdisciplinare, interdipartimentale e interateneo. I SSD coinvolti sono: ICAR 14, ICAR 16, ICAR 07, ICAR 21, GEO 05, M/PSI 05. Il partner istituzionale è stato il Parco Regionale dell'Appia Antico, che ha rappresentato l'ambito territoriale di sperimentazione progettuale. Tema di indagine e studio della Ricerca sono state le aree di cava, ipogee e a cielo aperto, esplorando la possibilità che questi luoghi potessero essere recuperati, restituiti alla conoscenza e destinati al pubblico uso. L’obiettivo principale è stato quello di verificare la fattibilità di re-immissione in vita e valorizzazione di aree estrattive dismesse, suggerendo un'inversione di senso e di visione: da luoghi destinati al massimo sfruttamento produttivo, a risorse per la valorizzazione della città e del territorio. L’interesse si è focalizzato non tanto sull’individuazione di siti di cava puntuali, sui quali condurre specifici e circostanziati progetti di recupero e riuso, quanto piuttosto sulla valorizzazione di “sistemi di cave”, sull’identificazione e rilettura di insiemi o reti che riallaccino le singole aree in un’articolazione unitaria. Si pensa alla creazione e/o al ripristino di relazioni ecologiche, fruitive; all’individuazione di infrastrutture ambientali o viarie – linee d’acqua, corridoi ecologici, antichi tracciati –; al potenziamento delle connessioni con le preesistenze storiche e naturali. L'esplorazione progettuale, a carattere multidisciplinare, si è focalizzata sul Parco Regionale dell’Appia Antica e ha considerato l'ipotesi di creare, parallelamente agli itinerari storico-archeologici e ambientali, di cui il Parco è già dotato e si fa promotore, un percorso di visita e fruizione alternativo e specifico legato alle aree di natura estrattiva, con possibilità di apertura al pubblico di alcuni siti puntuali. In particolare sono state portate avanti due ipotesi progettuali riguardanti la cava a cielo aperto di Casal Rotondo e la cava ipogea della Caffarella, verificando un’apertura alla visita in sicurezza. Il volume, edito da Quodlibet, è nella collana, DiAP Print/progetti, del Dipartimento di Architettura e Progetto di Sapienza Università di Roma, ed è stato sottoposto alla revisione di referees scelti nel comitato scientifico, composto anche esperti internazionali.
paesaggi di cava; relazioni spaziali; itinerari di visita
Dell'Aira, Paola Veronica; Guarini, Paola
06 Curatela::06a Curatela
Il recupero dei siti di cava: strategie di scala vasta. Ipotesi per il Parco dell'Appia Antica / Dell'Aira, Paola Veronica; Guarini, Paola. - STAMPA. - (2017), pp. 0-192.
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Guarini P_Recupero-siti-cava_2017.pdf

solo gestori archivio

Note: copertina, frontespizio, indice, articoli, retro di copertina
Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 7.65 MB
Formato Adobe PDF
7.65 MB Adobe PDF   Contatta l'autore

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/959872
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact