Il romanzo Mafarka il futurista di Filippo Tommaso Marinetti costituisce uno dei punti di avvio del movimento letterario futurista. Esso si svolge in una generica e non meglio precisata regione del Nord-Africa, e l’autore vi utilizza una serie di termini ‘esotici’, per i quali l’editore della nuova stampa del testo ha richiesto un’indagine etimologica. I nomi comuni risultano semplicemente la trascrizione talora un po’ grossolana di termini arabi correnti in Egitto (ad es. calam, dahabieh, hallahua, ecc.), con i quali Marinetti – nato e cresciuto i primi anni in Egitto – aveva familiarità. Al contrario, per i nomi propri è stato possibile solo in alcuni casi rintracciare una derivazione diretta da termini arabi. In altri casi è sembrato possibile associare certi toponimi a toponimi effettivi dell’area egiziana e dell’area etiopica. In altri casi ancora non si è potuto fare nessuna ipotesi ragionevole. È possibile che nel complesso si trattasse di un primo assaggio della propensione di Marinetti per quei giochi fonetici che saranno poi caratteristici della sua letteratura.
Glossario dei termini arabi e pseudoarabi / Casari, Mario. - STAMPA. - (2003), pp. 321-327.
Glossario dei termini arabi e pseudoarabi
CASARI, MARIO
2003
Abstract
Il romanzo Mafarka il futurista di Filippo Tommaso Marinetti costituisce uno dei punti di avvio del movimento letterario futurista. Esso si svolge in una generica e non meglio precisata regione del Nord-Africa, e l’autore vi utilizza una serie di termini ‘esotici’, per i quali l’editore della nuova stampa del testo ha richiesto un’indagine etimologica. I nomi comuni risultano semplicemente la trascrizione talora un po’ grossolana di termini arabi correnti in Egitto (ad es. calam, dahabieh, hallahua, ecc.), con i quali Marinetti – nato e cresciuto i primi anni in Egitto – aveva familiarità. Al contrario, per i nomi propri è stato possibile solo in alcuni casi rintracciare una derivazione diretta da termini arabi. In altri casi è sembrato possibile associare certi toponimi a toponimi effettivi dell’area egiziana e dell’area etiopica. In altri casi ancora non si è potuto fare nessuna ipotesi ragionevole. È possibile che nel complesso si trattasse di un primo assaggio della propensione di Marinetti per quei giochi fonetici che saranno poi caratteristici della sua letteratura.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.