Nell’indagare sulle architetture dei ‘luoghi di svago’ e nell’approfondirne sviluppi e trasformazioni che, tra Otto e Novecento, hanno determinato la metamorfosi di tante strutture, la ricerca si è sviluppata concentrando l’attenzione sia sull’esperienza teatrale nell’Ottocento, sia sulle permanenze e trasformazioni del Novecento nonché sulle vicende inerenti le sale cinematografiche e l’esperienza dei maestri del Moderno, partecipi del medesimo ambito temporale. L’indagine riguarda singole architetture, protagonisti, temi di carattere generale, nonché aspetti specifici dell’azione di salvaguardia volta a verificare assunti e linee concettuali intese a determinare l'“iter” progettuale che presiede alle scelte dell’intervento; tematiche, a loro volta specificate dai contributi che tra restauro, valorizzazione e adeguamento tecnologico discutono proprio su tali scelte. L’attenzione si è poi concentrata sul concetto di utilità della fabbrica e, in quanto prioritari, sui problemi della rifunzionalizzazione e su quelli inerenti alle esigenze della nuova destinazione con particolare considerazione delle ‘contrastanti’ trasformazioni d’uso che provocano spesso stravolgimenti e alterazioni. A questo proposito, affiora un’atteggiamento consapevole e rispettoso che mira a stabilire i “livelli di trasformabilità” i quali possono spaziare dalla semplice conservazione alla trasformazione, dalla riqualificazione alla nuova costruzione; una gamma operativa piuttosto flessibile volta a intervenire sul patrimonio storico senza congelarlo né devastarlo più o meno deliberatamente.
Per un’utilità ricercata / Sette, Maria Piera. - STAMPA. - (2017), pp. 7-8.
Per un’utilità ricercata
SETTE, Maria Piera
2017
Abstract
Nell’indagare sulle architetture dei ‘luoghi di svago’ e nell’approfondirne sviluppi e trasformazioni che, tra Otto e Novecento, hanno determinato la metamorfosi di tante strutture, la ricerca si è sviluppata concentrando l’attenzione sia sull’esperienza teatrale nell’Ottocento, sia sulle permanenze e trasformazioni del Novecento nonché sulle vicende inerenti le sale cinematografiche e l’esperienza dei maestri del Moderno, partecipi del medesimo ambito temporale. L’indagine riguarda singole architetture, protagonisti, temi di carattere generale, nonché aspetti specifici dell’azione di salvaguardia volta a verificare assunti e linee concettuali intese a determinare l'“iter” progettuale che presiede alle scelte dell’intervento; tematiche, a loro volta specificate dai contributi che tra restauro, valorizzazione e adeguamento tecnologico discutono proprio su tali scelte. L’attenzione si è poi concentrata sul concetto di utilità della fabbrica e, in quanto prioritari, sui problemi della rifunzionalizzazione e su quelli inerenti alle esigenze della nuova destinazione con particolare considerazione delle ‘contrastanti’ trasformazioni d’uso che provocano spesso stravolgimenti e alterazioni. A questo proposito, affiora un’atteggiamento consapevole e rispettoso che mira a stabilire i “livelli di trasformabilità” i quali possono spaziare dalla semplice conservazione alla trasformazione, dalla riqualificazione alla nuova costruzione; una gamma operativa piuttosto flessibile volta a intervenire sul patrimonio storico senza congelarlo né devastarlo più o meno deliberatamente.File | Dimensione | Formato | |
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