La Cenerentola di Patrizia Vicinelli: libertà e identità femminile per le detenute di Rebibbia

The essay presents the literary and psychoanalytic aspects of Cinderella's transcript realized by Patrizia Vicinelli in dramaturgical form during her months of detention in the Prison of Rebibbia, piece realized with pedagogical but not moralistic purposes. The critical investigation uses some theoretical contributions such as Colette Dowling's "Cinderella Complex" and Bruno Bettelheim's "Enchanted World: Use, Importance and Psychoanalytic Tales of Fairy Tales". From the completed analysis emerges the Author's awareness of the contrast between the "ideal world" and the "real world" and the reflection on the binomial of happiness and freedom and on independence of women.

Il saggio presenta gli aspetti letterari e psicanalitici della trascrizione di Cenerentola realizzata da Patrizia Vicinelli in forma drammaturgica nei suoi mesi di detenzione nel carcere di Rebibbia, con finalità pedagogiche ma non moraleggianti. L'indagine critica si avvale di alcuni contributi teorici come «Il complesso di Cenerentola» di Colette Dowling e «Il mondo incantato:uso, importanza e significati psicoanalitici delle fiabe» di Bruno Bettelheim. Dall'analisi compiuta emerge la consapevolezza, nell'Autrice, del contrasto tra«mondo ideale» e «mondo reale» e la riflessione sul binomio felicità-libertà e sulla capacità di indipendenza della donna.