Lo spirito antiquario che caratterizza la cultura tardoantica in molte delle sue manifestazioni, come, ad esempio, la rispettosa conservazione di antiche istituzioni, il mantenimento di culti e di edifici legati alla religione tradizionale, o lo studio dei testi degli autori classici, trova puntuale riscontro anche nell’epigrafia che di quell’epoca e di quella cultura è il prodotto. Le iscrizioni latine tardoimperiali si caratterizzano, infatti, nella scelta dei contenuti e del formulario, per un particolare atteggiamento nei confronti sia del passato, che continua ad essere proposto come modello da imitare anche se viene sentito come un mondo sempre più lontano, sia del presente, avvertito e descritto spesso come instabile e minaccioso, quando non addirittura squallido e decandente. La mutata percezione del tempo costituisce, pertanto, una possibile chiave di lettura per proporre una periodizzazione delle diverse fasi della comunicazione epigrafica, e distinguere non solo l’epigrafia repubblicana da quella altoimperiale, ma anche quest’ultima da quella medio-imperiale e tardoantica.
Past and present in the late imperial epigraphy of the city of Rome / Orlandi, Silvia. - STAMPA. - (2016), pp. 259-271.
Past and present in the late imperial epigraphy of the city of Rome
ORLANDI, Silvia
2016
Abstract
Lo spirito antiquario che caratterizza la cultura tardoantica in molte delle sue manifestazioni, come, ad esempio, la rispettosa conservazione di antiche istituzioni, il mantenimento di culti e di edifici legati alla religione tradizionale, o lo studio dei testi degli autori classici, trova puntuale riscontro anche nell’epigrafia che di quell’epoca e di quella cultura è il prodotto. Le iscrizioni latine tardoimperiali si caratterizzano, infatti, nella scelta dei contenuti e del formulario, per un particolare atteggiamento nei confronti sia del passato, che continua ad essere proposto come modello da imitare anche se viene sentito come un mondo sempre più lontano, sia del presente, avvertito e descritto spesso come instabile e minaccioso, quando non addirittura squallido e decandente. La mutata percezione del tempo costituisce, pertanto, una possibile chiave di lettura per proporre una periodizzazione delle diverse fasi della comunicazione epigrafica, e distinguere non solo l’epigrafia repubblicana da quella altoimperiale, ma anche quest’ultima da quella medio-imperiale e tardoantica.File | Dimensione | Formato | |
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