I saggi riuniti nel volume si presentano come un cantiere aperto di ricerche intorno alle origini della diplomazia moderna intesa non più come esterna alla storia politica e culturale, ma analizzata come sua parte essenziale. Prendendo in considerazione pratiche e linguaggi, individui e missioni, sovrani europei e stati italiani alle prese con molte diplomazie in formazione fra XV e XVI secolo, il volume intende anzitutto andare oltre la periodizzazione scandita dalle rigide ripartizioni accademiche e superare la tradizionale distinzione fra una diplomazia premoderna e una diplomazia moderna. Dai contributi emergono alcune linee di continuità fra tardo medioevo e prima età moderna: caratteristiche del mandato degli ambasciatori, formazione delle figure incaricate, linguaggi e strumenti comunicativi utilizzati. In una fase in cui la diplomazia non è ancora professionalizzata, per il reclutamento degli ambasciatori si utilizzano uomini ‒ con incarichi formali o informali ‒ appartenenti ai ceti dirigenti, ma con un prestigio e una reputazione personali che si riflettono anche sull’autorità che li invia: letterati, mercanti, esponenti di famiglie nobili. Attraverso l’analisi delle pratiche concrete di alcune figure di ambasciatori, i saggi ricostruiscono contesti e analizzano figure che dagli stati italiani si proiettano anche verso altri stati europei, in particolare Francia e Spagna, direttamente coinvolti nelle vicende politiche e militari italiane tra Quattro e Cinquecento.
Diplomazie. Linguaggi, negoziati e ambasciatori fra XV e XVI secolo / Plebani, Eleonora; Volpini, Paola; Valeri, Elena. - STAMPA. - (2017), pp. 1-218.
Diplomazie. Linguaggi, negoziati e ambasciatori fra XV e XVI secolo
PLEBANI, ELEONORA;VOLPINI, PAOLA;VALERI, Elena
2017
Abstract
I saggi riuniti nel volume si presentano come un cantiere aperto di ricerche intorno alle origini della diplomazia moderna intesa non più come esterna alla storia politica e culturale, ma analizzata come sua parte essenziale. Prendendo in considerazione pratiche e linguaggi, individui e missioni, sovrani europei e stati italiani alle prese con molte diplomazie in formazione fra XV e XVI secolo, il volume intende anzitutto andare oltre la periodizzazione scandita dalle rigide ripartizioni accademiche e superare la tradizionale distinzione fra una diplomazia premoderna e una diplomazia moderna. Dai contributi emergono alcune linee di continuità fra tardo medioevo e prima età moderna: caratteristiche del mandato degli ambasciatori, formazione delle figure incaricate, linguaggi e strumenti comunicativi utilizzati. In una fase in cui la diplomazia non è ancora professionalizzata, per il reclutamento degli ambasciatori si utilizzano uomini ‒ con incarichi formali o informali ‒ appartenenti ai ceti dirigenti, ma con un prestigio e una reputazione personali che si riflettono anche sull’autorità che li invia: letterati, mercanti, esponenti di famiglie nobili. Attraverso l’analisi delle pratiche concrete di alcune figure di ambasciatori, i saggi ricostruiscono contesti e analizzano figure che dagli stati italiani si proiettano anche verso altri stati europei, in particolare Francia e Spagna, direttamente coinvolti nelle vicende politiche e militari italiane tra Quattro e Cinquecento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.