Was the death of the Kingdom of the Two Sicilies due to an internal implosion process fastened by the «Risorgimento revolution» which caused the unification of our Country? Or was the pressure by the Puissances maritimes (France and England) decisive in provoking the collapse of the Bourbon dynasty? These Powers since the middle of XIX century had been trying to transform Southern Italy into an economic colony and into a strategic outpost functional to their Mediterranean policy. The book answers all these questions using inedited documents, coming from the diplomatic archives of France, England, Austria and Russia and analyses the long agony of the Kingdom of Naples during a period of time which goes from the commercial conflict against Great Britain in 1840 to the international consequences of the 1848 Revolution, to the Crimean War, to the end of the European balance of powers caused by the Paris Congress in 1856 to the “Italian Revolution” of 1860, to political insurgency of the years 1861-1870

L’azione diplomatica costituì, subito dopo la nascita del Regno d’Italia (17 marzo 1861), il principale campo di lavoro del governo in esilio di Francesco II. Principale attore di questa strategia sarà Pietro Calà Ulloa, capo dell’esecutivo e leader della corrente costituzionalista, liberale, federalista, sostenuta da Francesco II, che si opponeva a quella conservatrice dei «legittimisti puri» capitanata dall’ex ministro delle Finanze Salvatore Murena e dalla regina madre Maria Teresa. Il Primo ministro si dimostrò convinto fautore della necessità di spostare il tema della «Nazione napoletana» dallo scenario italiano a quello europeo, per porlo al centro del dibattito politico internazionale. Calà Ulloa era, infatti, convinto che la funzione militare del “brigantaggio”, insufficiente in mezzi, coordinamento politico e strategico, doveva subordinarsi obbligatoriamente a quella sviluppata dalla diplomazia. La guerriglia contro le forze di occupazione discese da settentrione doveva avere come principale obiettivo quello di mostrare alle Potenze europee l’incapacità del governo di Torino a mantenere il controllo delle province meridionali, se non a patto di utilizzare contro i suoi abitanti un insopportabile regime poliziesco e una spietata repressione.

L’Europa e la “questione napoletana”, 1861-1870 / DI RIENZO, Pio Eugenio. - STAMPA. - (2016), pp. 1-159.

L’Europa e la “questione napoletana”, 1861-1870

DI RIENZO, Pio Eugenio
2016

Abstract

Was the death of the Kingdom of the Two Sicilies due to an internal implosion process fastened by the «Risorgimento revolution» which caused the unification of our Country? Or was the pressure by the Puissances maritimes (France and England) decisive in provoking the collapse of the Bourbon dynasty? These Powers since the middle of XIX century had been trying to transform Southern Italy into an economic colony and into a strategic outpost functional to their Mediterranean policy. The book answers all these questions using inedited documents, coming from the diplomatic archives of France, England, Austria and Russia and analyses the long agony of the Kingdom of Naples during a period of time which goes from the commercial conflict against Great Britain in 1840 to the international consequences of the 1848 Revolution, to the Crimean War, to the end of the European balance of powers caused by the Paris Congress in 1856 to the “Italian Revolution” of 1860, to political insurgency of the years 1861-1870
2016
9788899821005
L’azione diplomatica costituì, subito dopo la nascita del Regno d’Italia (17 marzo 1861), il principale campo di lavoro del governo in esilio di Francesco II. Principale attore di questa strategia sarà Pietro Calà Ulloa, capo dell’esecutivo e leader della corrente costituzionalista, liberale, federalista, sostenuta da Francesco II, che si opponeva a quella conservatrice dei «legittimisti puri» capitanata dall’ex ministro delle Finanze Salvatore Murena e dalla regina madre Maria Teresa. Il Primo ministro si dimostrò convinto fautore della necessità di spostare il tema della «Nazione napoletana» dallo scenario italiano a quello europeo, per porlo al centro del dibattito politico internazionale. Calà Ulloa era, infatti, convinto che la funzione militare del “brigantaggio”, insufficiente in mezzi, coordinamento politico e strategico, doveva subordinarsi obbligatoriamente a quella sviluppata dalla diplomazia. La guerriglia contro le forze di occupazione discese da settentrione doveva avere come principale obiettivo quello di mostrare alle Potenze europee l’incapacità del governo di Torino a mantenere il controllo delle province meridionali, se non a patto di utilizzare contro i suoi abitanti un insopportabile regime poliziesco e una spietata repressione.
kingdom of the two sicilies; italian unification; political insurgency; 1861-1870
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
L’Europa e la “questione napoletana”, 1861-1870 / DI RIENZO, Pio Eugenio. - STAMPA. - (2016), pp. 1-159.
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