The second paragraph of Article 1277 and Articles 1278 and 1279 of the Civil Code discipline the case in which the amount owed, which is the object of the obligation, is fixed in a currency out of the market at the time when the service is performed. In particular, article 1279 cc, establishes that the debtor cannot be liberated from the obligation by paying in market currency if, in the source of the obligation, there is the clause “actual”, or another equivalent clause. The article then provides that if at the time in which the obligation expires, that (out of the market) currency cannot be obtained, the previous article (art 1278 cc.) applies. The ratio behind is that, in the above-mentioned circumstance, the debtor shall be able to (rectius: must) satisfy the obligation by paying in market currency at the expiry of the obligation (the argument that the obligation lapses due to supervened impossibility, pursuant to art.1256, is not acceptable). The possibility for the debtor to pay in market currency (as per Article 1278 cc), where the amount owed is expressed – in the source of the obligation – in currency out of the market, can be therefore excluded through the inclusion of the clause “actual” or another equivalent clause. The clause makes the performance in obligatione (of paying in out of market currency) non-fungible. The choice of the parties to agree upon the payment in out of market currency does not modify the fiscal legislation to be applied to the agreement. The tax due, in fact, is still calculated on the imposable base of the value of the agreement at the date of the expiration of the obligation. This value, cannot be modified by the currency that the debtor should use to get rid of the obligation. Given the clarity of the rule, which does not leave room for interpretation, the courts have not yet ruled on contentions related to art.1279 c.c.; however, the Supreme Court stated the principle that, if there is no evidence, even implied, of the will of the parties to make non-fungible the performance concerning the payment of an amount expressed in out of the market currency, the debtor can get rid of the obligation through the provision of an amount in his own currency calculated according to the exchange rate at the expiry date and in the place established for the payment.

l comma 2 dell’art. 1277 e gli artt. 1278 e 1279 c.c. regolano l’ipotesi in cui la somma dovuta, oggetto dell’obbligazione, è determinata in moneta non avente “corso legale” al momento in cui la prestazione va eseguita. L’art. 1279 c.c., in particolare, sancisce che il debitore non può liberarsi pagando in moneta avente corso legale, qualora – nel titolo fonte dell’obbligazione – la moneta (non avente corso legale nello stato italiano) sia indicata con la clausola «effettivo» o altra (clausola) equivalente. Detto articolo, poi, prosegue disponendo che nel caso in cui, alla scadenza dell’obbligazione, non sia possibile procurarsi tale moneta, si applica la disposizione dell’articolo precedente (art. 1278 c.c.). Con questo il legislatore ha inteso disporre che, in detta ultima eventualità, il debitore può (rectius: deve) liberarsi pagando in moneta avente corso legale alla scadenza dell’obbligazione (non si è, dunque, ritenuta accoglibile la tesi secondo cui l’obbligazione si estinguerebbe per impossibilità sopravvenuta ai sensi dell’art. 1256 c.c.). La facoltà, per il debitore, di pagare in moneta legale, qualora la somma dovuta sia determinata – nel titolo fonte dell’obbligazione – in moneta non avente corso legale nello Stato, data dall’art. 1278 c.c., quindi, può essere esclusa dalla volontà delle parti con l’apposizione della clausola «effettivo» o altra equivalente. Così facendo la prestazione in obligatione (di pagare in moneta non avente corso legale) diviene infungibile. La scelta delle parti di pattuire il pagamento in moneta non avente corso legale non modifica la disciplina fiscale da applicare all’accordo. L’imposta dovuta, infatti, viene comunque calcolata sulla base imponibile in relazione al valore del negozio al giorno in cui scade l’obbligazione. Questo valore, ovviamente, non è modificato dal tipo di moneta che il debitore deve utilizzare per liberarsi dall’obbligazione. Data la chiarezza della norma, la quale lascia poco spazio all’interpretazione degli operatori del diritto, la giurisprudenza non si è ancora pronunciata su controversie inerenti l’art. 1279 c.c.; tuttavia è stato affermato dalla Suprema Corte il principio secondo cui, ove non risulti – neanche implicitamente – la volontà delle parti di rendere infungibile la prestazione avente ad oggetto il pagamento di una somma di denaro in moneta non avente corso legale nello Stato, il debitore può liberarsi con la dazione di una somma di denaro, in moneta corrente, ragguagliata secondo il corso del cambio al giorno di scadenza e nel luogo stabilito per il pagamento.

Clausola di pagamento effettivo in monete non aventi corso legale / Napolitano, Salvatore. - STAMPA. - (In corso di stampa).

Clausola di pagamento effettivo in monete non aventi corso legale

NAPOLITANO, SALVATORE
In corso di stampa

Abstract

The second paragraph of Article 1277 and Articles 1278 and 1279 of the Civil Code discipline the case in which the amount owed, which is the object of the obligation, is fixed in a currency out of the market at the time when the service is performed. In particular, article 1279 cc, establishes that the debtor cannot be liberated from the obligation by paying in market currency if, in the source of the obligation, there is the clause “actual”, or another equivalent clause. The article then provides that if at the time in which the obligation expires, that (out of the market) currency cannot be obtained, the previous article (art 1278 cc.) applies. The ratio behind is that, in the above-mentioned circumstance, the debtor shall be able to (rectius: must) satisfy the obligation by paying in market currency at the expiry of the obligation (the argument that the obligation lapses due to supervened impossibility, pursuant to art.1256, is not acceptable). The possibility for the debtor to pay in market currency (as per Article 1278 cc), where the amount owed is expressed – in the source of the obligation – in currency out of the market, can be therefore excluded through the inclusion of the clause “actual” or another equivalent clause. The clause makes the performance in obligatione (of paying in out of market currency) non-fungible. The choice of the parties to agree upon the payment in out of market currency does not modify the fiscal legislation to be applied to the agreement. The tax due, in fact, is still calculated on the imposable base of the value of the agreement at the date of the expiration of the obligation. This value, cannot be modified by the currency that the debtor should use to get rid of the obligation. Given the clarity of the rule, which does not leave room for interpretation, the courts have not yet ruled on contentions related to art.1279 c.c.; however, the Supreme Court stated the principle that, if there is no evidence, even implied, of the will of the parties to make non-fungible the performance concerning the payment of an amount expressed in out of the market currency, the debtor can get rid of the obligation through the provision of an amount in his own currency calculated according to the exchange rate at the expiry date and in the place established for the payment.
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Clausole
l comma 2 dell’art. 1277 e gli artt. 1278 e 1279 c.c. regolano l’ipotesi in cui la somma dovuta, oggetto dell’obbligazione, è determinata in moneta non avente “corso legale” al momento in cui la prestazione va eseguita. L’art. 1279 c.c., in particolare, sancisce che il debitore non può liberarsi pagando in moneta avente corso legale, qualora – nel titolo fonte dell’obbligazione – la moneta (non avente corso legale nello stato italiano) sia indicata con la clausola «effettivo» o altra (clausola) equivalente. Detto articolo, poi, prosegue disponendo che nel caso in cui, alla scadenza dell’obbligazione, non sia possibile procurarsi tale moneta, si applica la disposizione dell’articolo precedente (art. 1278 c.c.). Con questo il legislatore ha inteso disporre che, in detta ultima eventualità, il debitore può (rectius: deve) liberarsi pagando in moneta avente corso legale alla scadenza dell’obbligazione (non si è, dunque, ritenuta accoglibile la tesi secondo cui l’obbligazione si estinguerebbe per impossibilità sopravvenuta ai sensi dell’art. 1256 c.c.). La facoltà, per il debitore, di pagare in moneta legale, qualora la somma dovuta sia determinata – nel titolo fonte dell’obbligazione – in moneta non avente corso legale nello Stato, data dall’art. 1278 c.c., quindi, può essere esclusa dalla volontà delle parti con l’apposizione della clausola «effettivo» o altra equivalente. Così facendo la prestazione in obligatione (di pagare in moneta non avente corso legale) diviene infungibile. La scelta delle parti di pattuire il pagamento in moneta non avente corso legale non modifica la disciplina fiscale da applicare all’accordo. L’imposta dovuta, infatti, viene comunque calcolata sulla base imponibile in relazione al valore del negozio al giorno in cui scade l’obbligazione. Questo valore, ovviamente, non è modificato dal tipo di moneta che il debitore deve utilizzare per liberarsi dall’obbligazione. Data la chiarezza della norma, la quale lascia poco spazio all’interpretazione degli operatori del diritto, la giurisprudenza non si è ancora pronunciata su controversie inerenti l’art. 1279 c.c.; tuttavia è stato affermato dalla Suprema Corte il principio secondo cui, ove non risulti – neanche implicitamente – la volontà delle parti di rendere infungibile la prestazione avente ad oggetto il pagamento di una somma di denaro in moneta non avente corso legale nello Stato, il debitore può liberarsi con la dazione di una somma di denaro, in moneta corrente, ragguagliata secondo il corso del cambio al giorno di scadenza e nel luogo stabilito per il pagamento.
Pagamento,moneta,monete non aventi corso legale
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Clausola di pagamento effettivo in monete non aventi corso legale / Napolitano, Salvatore. - STAMPA. - (In corso di stampa).
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