Il tema della storia applicata (applied history) sta incontrando grande fortuna nei recenti dibattiti sulla disciplina, sia a livello nazionale che internazionale. Collegandosi a questa area di discussione, questo contributo ha un duplice obbiettivo: da un lato, illustrare come gli strumenti GIS possano beneficiare la ricerca storica attraverso la gestione di ampi database georeferenziati; in secondo luogo, quello di verificare le potenzialità della toponomastica come fonte storica per la localizzazione delle aree colpite da eventi calamitosi come le frane. La scelta della regione Toscana come caso di studio è motivata, oltre che dalla conoscenza del territorio da parte di chi scrive, dalla eccezionale disponibilità di fonti offerte da una lunga tradizione di studi. Gli esiti della ricerca toponomastica sono stati infatti comparati con i risultati prodotti da altre indagini o con altre metodologie; questo approccio trova la sua ragione nella necessità della costruzione di una serie comparativa per comprovare l’affidabilità della toponomastica come testimonianza storica e geografica.L’intervento è diviso in quattro parti: il primo paragrafo è dedicato a illustrare potenzialità e problematiche delle fonti toponomastiche sollevate dalla letteratura accademica. La seconda parte presenta le caratteristiche del database toponomastico geoinformatizzato utilizzato come fonte primaria, e la metodologia di interrogazione in ambiente GIS utilizzata per rintracciare testimonianze di fenomeni calamitosi. La terza parte è dedicata a presentare le fonti ausiliarie e comparative adottabili per verificare l’esattezza del dato toponomastico. Per ogni documento viene riportata la contestualizzazione dello stesso attraverso l’illustrazione delle strategie e degli obbiettivi dei soggetti produttori, le informazioni contenute e la trascrizione di alcuni dei passaggi o delle statistiche più significative, e il metodo seguito per la sua digitalizzazione. Per concludere, l’ultimo paragrafo traccia un primo bilancio della ricerca e propone alcune sue applicazioni.
Nomi dei luoghi e eventi calamitosi: proposta per un approccio storico alla toponomastica applicato al caso toscano / Flora, Valbona; Gabellieri, Nicola. - STAMPA. - 1(2016), pp. 269-287.
Nomi dei luoghi e eventi calamitosi: proposta per un approccio storico alla toponomastica applicato al caso toscano
FLORA, VALBONA;
2016
Abstract
Il tema della storia applicata (applied history) sta incontrando grande fortuna nei recenti dibattiti sulla disciplina, sia a livello nazionale che internazionale. Collegandosi a questa area di discussione, questo contributo ha un duplice obbiettivo: da un lato, illustrare come gli strumenti GIS possano beneficiare la ricerca storica attraverso la gestione di ampi database georeferenziati; in secondo luogo, quello di verificare le potenzialità della toponomastica come fonte storica per la localizzazione delle aree colpite da eventi calamitosi come le frane. La scelta della regione Toscana come caso di studio è motivata, oltre che dalla conoscenza del territorio da parte di chi scrive, dalla eccezionale disponibilità di fonti offerte da una lunga tradizione di studi. Gli esiti della ricerca toponomastica sono stati infatti comparati con i risultati prodotti da altre indagini o con altre metodologie; questo approccio trova la sua ragione nella necessità della costruzione di una serie comparativa per comprovare l’affidabilità della toponomastica come testimonianza storica e geografica.L’intervento è diviso in quattro parti: il primo paragrafo è dedicato a illustrare potenzialità e problematiche delle fonti toponomastiche sollevate dalla letteratura accademica. La seconda parte presenta le caratteristiche del database toponomastico geoinformatizzato utilizzato come fonte primaria, e la metodologia di interrogazione in ambiente GIS utilizzata per rintracciare testimonianze di fenomeni calamitosi. La terza parte è dedicata a presentare le fonti ausiliarie e comparative adottabili per verificare l’esattezza del dato toponomastico. Per ogni documento viene riportata la contestualizzazione dello stesso attraverso l’illustrazione delle strategie e degli obbiettivi dei soggetti produttori, le informazioni contenute e la trascrizione di alcuni dei passaggi o delle statistiche più significative, e il metodo seguito per la sua digitalizzazione. Per concludere, l’ultimo paragrafo traccia un primo bilancio della ricerca e propone alcune sue applicazioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.