Il pensiero filosofico-giuridico di Angelo Ermanno Cammarata consente di cogliere due momenti, tra un ‘primo’ e un ‘secondo’ Cammarata: il ‘primo’ è concentrato in un percorso per lo più speculativo alla teoria generale del diritto, con attenzione alle forme della logica e alle teorie del diritto, ma già con una ‘tendenza’, che è intensione, ad un panorama filosofico dei temi del diritto. Il ‘secondo’ Cammarata, invece, inizia a delinearsi quando viene pubblicato, quale ultima voce del XVII volume dell’Enciclopedia del diritto, il fondamentale studio sul Formalismo giuridico, nel quale si apprende, partendo si’ dall’immanenza ma marcando una originale riflessione sul momento del ‘pensiero’, che non vi sono limiti esterni a questo e che «tra la soluzione del caso come problema di legalità e la soluzione del caso individuale non potrà mai eliminarsi uno scarto». Il pensiero filosofico-giuridico di Cammarata costituicse un momento essenziale alla speculazione della filosofia del diritto, con la centralità del ‘momento umano’ come ‘problema’, tra la ‘volontà’, come dimensione che consente di distinguere tra le ‘alternative’, e la scelta: senza queste due dimensioni «la libertà del soggetto non avrebbe senso», perdendosi ogni riferimento alla giuridicità, in una equivoca pluralità di direzioni. Dalla scelta e dalla volontà di iniziativa, temi centrali in Cammarata, si arriva alla ‘elezione di uno scopo del comportamento’, chiarendo così la dimensione giuridico-esistenziale.
Sul pensiero filosofico-giuridico di A.E. Cammarata. Dalla legalità alla giustizia nel formalismo giuridico / Palumbo, Ciro. - STAMPA. - (2017), pp. 1-179.
Sul pensiero filosofico-giuridico di A.E. Cammarata. Dalla legalità alla giustizia nel formalismo giuridico
PALUMBO, Ciro
2017
Abstract
Il pensiero filosofico-giuridico di Angelo Ermanno Cammarata consente di cogliere due momenti, tra un ‘primo’ e un ‘secondo’ Cammarata: il ‘primo’ è concentrato in un percorso per lo più speculativo alla teoria generale del diritto, con attenzione alle forme della logica e alle teorie del diritto, ma già con una ‘tendenza’, che è intensione, ad un panorama filosofico dei temi del diritto. Il ‘secondo’ Cammarata, invece, inizia a delinearsi quando viene pubblicato, quale ultima voce del XVII volume dell’Enciclopedia del diritto, il fondamentale studio sul Formalismo giuridico, nel quale si apprende, partendo si’ dall’immanenza ma marcando una originale riflessione sul momento del ‘pensiero’, che non vi sono limiti esterni a questo e che «tra la soluzione del caso come problema di legalità e la soluzione del caso individuale non potrà mai eliminarsi uno scarto». Il pensiero filosofico-giuridico di Cammarata costituicse un momento essenziale alla speculazione della filosofia del diritto, con la centralità del ‘momento umano’ come ‘problema’, tra la ‘volontà’, come dimensione che consente di distinguere tra le ‘alternative’, e la scelta: senza queste due dimensioni «la libertà del soggetto non avrebbe senso», perdendosi ogni riferimento alla giuridicità, in una equivoca pluralità di direzioni. Dalla scelta e dalla volontà di iniziativa, temi centrali in Cammarata, si arriva alla ‘elezione di uno scopo del comportamento’, chiarendo così la dimensione giuridico-esistenziale.File | Dimensione | Formato | |
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