Diritto e linguaggio

L’iniziativa di ‘ripercorrere’ questo lavoro su Wilhelm von Humboldt di Alexis Philonenko trova una origine intorno alle questioni più essenziali del rapporto tra diritto e linguaggio. Con il von Humboldt di Philonenko emerge il raffronto critico tra analitica e filosofia del linguaggio giuridico: questa differenza concede una riflessione proprio sul diritto in rapporto al linguaggio e sull’intero sistema della lingua, dimensioni che – se prese nel loro complesso analitico – non possono pretendere di presentare il diritto nella sua essenza di giusto. Non c’è mai una parola giusta, ma si registra la continua formazione di un linguaggio giuridico attraverso l’attività interpretativa del diritto che si pone tra i conflitti di senso e illumina non solo la parola, ma la molteplicità di significati di un termine, e nella direzione del giusto. Con lo studio di von Humboldt si coglie, secondo l’analisi di Philonenko, che il discorso giuridico è una dimensione che sfugge alla formula e alla struttura, in quanto affonda le sue radici nel linguaggio.