La messa a confronto del giudizio giuridico con quello estetico è presentata secondo l’itinerario teoretico di Bruno Romano, muovendo dalle riflessioni essenziali sul giudizio giuridico in luogop di quello tecnico, a partire dallo studio di Kant Critica del giudizio. Discutere della motivazione del giudizio giuridico conduce inevitabilmente a chiarificare il concetto dell’estetica in relazione al diritto. Per questo diventa rilevante l’opera L’educazione estetica dell’uomo di Schiller, versante verso il quale si dirige il lavoro, con un’attenzione prioritaria ad alcune considerazioni di Heidegger attraverso l’opera Introduzione all’estetica. A partire dalla giuridicità, il nucleo essenziale del lavoro si colloca nella valutazione che il pensiero creativo (dell’estetica) si manifesta come proprio ed esclusivo dell’essere umano, esattamente come la questione del ‘giusto’, ecco perché idea di bello e idea di giusto sono presentate coappartenentisi in una dimensione non solo teorica – come afferma Kant – ma anche pratica. Al mondo del diritto, poi, non è estraneo – come è noto – il pensiero di Kafka che Romano discute attraverso l’interpretazione de Il Processo, che presenta nel Prologo alle pagine del lavoro, dove si scorge un non-estetico, che per il diritto è leggibile come ingiusto in quanto è assente ogni garanzia di terzietà.
Introduzione. Il giusto e il bello (in teoria e in pratica) / Palumbo, Ciro. - STAMPA. - (2013), pp. 153-168.
Introduzione. Il giusto e il bello (in teoria e in pratica)
PALUMBO, Ciro
2013
Abstract
La messa a confronto del giudizio giuridico con quello estetico è presentata secondo l’itinerario teoretico di Bruno Romano, muovendo dalle riflessioni essenziali sul giudizio giuridico in luogop di quello tecnico, a partire dallo studio di Kant Critica del giudizio. Discutere della motivazione del giudizio giuridico conduce inevitabilmente a chiarificare il concetto dell’estetica in relazione al diritto. Per questo diventa rilevante l’opera L’educazione estetica dell’uomo di Schiller, versante verso il quale si dirige il lavoro, con un’attenzione prioritaria ad alcune considerazioni di Heidegger attraverso l’opera Introduzione all’estetica. A partire dalla giuridicità, il nucleo essenziale del lavoro si colloca nella valutazione che il pensiero creativo (dell’estetica) si manifesta come proprio ed esclusivo dell’essere umano, esattamente come la questione del ‘giusto’, ecco perché idea di bello e idea di giusto sono presentate coappartenentisi in una dimensione non solo teorica – come afferma Kant – ma anche pratica. Al mondo del diritto, poi, non è estraneo – come è noto – il pensiero di Kafka che Romano discute attraverso l’interpretazione de Il Processo, che presenta nel Prologo alle pagine del lavoro, dove si scorge un non-estetico, che per il diritto è leggibile come ingiusto in quanto è assente ogni garanzia di terzietà.File | Dimensione | Formato | |
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