In questa seconda edizione, riveduta e ampliata, l’attenzione della ricerca è rivolta alla ‘situazione del soggetto’, all’indagine sull’essere umano calato nella relazione con gli altri viventi dell’umano, insieme significanti e significati di un’unica universalità. Il risultato di questa indagine sulla relazione come giusta è la qualità dialogica delle azioni dei singoli. Si apre alla domanda filosofica quale diritto, essenziale alla speculazione filosofico-giuridica, che traduce la domanda quale relazione giusta: è in questa che la persona va incontrata nella sua personalità, quella che Perticone indica ‘formarsi’ nella storia, attraverso l’azione e la volontà di questa, partendo dalla considerazione più iniziale secondo la quale la condotta di azionarsi verso il giusto o l’ingiusto non è un prodotto meccanico che giustifica “il dominio dell’uomo sulla natura”, bensì ricerca il senso di quel giusto azionato nel mondo della vita di relazione, dove “ la giustizia non si esaurisce in un comando o in un dovere senza contenuto, ma si incentra su una lotta per il bene comune, letto anche come bene dialogico.
Diritto, stato e libertà nell’opera di Giacomo Perticone / Palumbo, Ciro. - STAMPA. - (2012), pp. 5-83.
Diritto, stato e libertà nell’opera di Giacomo Perticone
PALUMBO, Ciro
2012
Abstract
In questa seconda edizione, riveduta e ampliata, l’attenzione della ricerca è rivolta alla ‘situazione del soggetto’, all’indagine sull’essere umano calato nella relazione con gli altri viventi dell’umano, insieme significanti e significati di un’unica universalità. Il risultato di questa indagine sulla relazione come giusta è la qualità dialogica delle azioni dei singoli. Si apre alla domanda filosofica quale diritto, essenziale alla speculazione filosofico-giuridica, che traduce la domanda quale relazione giusta: è in questa che la persona va incontrata nella sua personalità, quella che Perticone indica ‘formarsi’ nella storia, attraverso l’azione e la volontà di questa, partendo dalla considerazione più iniziale secondo la quale la condotta di azionarsi verso il giusto o l’ingiusto non è un prodotto meccanico che giustifica “il dominio dell’uomo sulla natura”, bensì ricerca il senso di quel giusto azionato nel mondo della vita di relazione, dove “ la giustizia non si esaurisce in un comando o in un dovere senza contenuto, ma si incentra su una lotta per il bene comune, letto anche come bene dialogico.File | Dimensione | Formato | |
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