During the Middle Ages sculptors, illuminators painters and poets used the image of a man punished in hell with the bag around the neck to represent misers, usurers, sinners, bandits, heretics and excommunicated. The book follows the journey of this defamatory image from the ninth-century Byzantium to eleventh-century Auvergne, from thirteenth-century Dijon to Italian city-communes in the age of Dante and Giotto, tracing the history of a picturure which, while mantaining the same function, had a constant evolution: an image that assumed new meanings while contingencies and contexts were changing giving a decisive contribution to the formation of a shared way of thinking the evil.

Nel corso del Medioevo scultori, pittori miniatori e poeti medievali hanno impiegato l’immagine di un uomo punito all’inferno con la borsa attorno al collo per raffigurare avari, usurai, peccatori e per colpire banditi, eretici e scomunicati. Il libro segue le tracce di questa raffigurazione infamante dalla Bisanzio del IX secolo all’Alvernia del XI, dalla Digione duecentesca ai comuni italiani dell’età di Dante e Giotto, ricostruendo la vicenda unica di una figura che, pur rimanendo fedele alla propria funzione, subì una costante evoluzione: un’immagine che nell’alternarsi delle contingenze e dei contesti assunse sempre nuovi significati e diede un contributo decisivo alla formazione di un modo condiviso di pensare il male.

L'uomo con la borsa al collo. Geneaologia e uso di un'immagine medievale / Milani, Giuliano. - STAMPA. - (2017), pp. 1-297.

L'uomo con la borsa al collo. Geneaologia e uso di un'immagine medievale

MILANI, GIULIANO
2017

Abstract

During the Middle Ages sculptors, illuminators painters and poets used the image of a man punished in hell with the bag around the neck to represent misers, usurers, sinners, bandits, heretics and excommunicated. The book follows the journey of this defamatory image from the ninth-century Byzantium to eleventh-century Auvergne, from thirteenth-century Dijon to Italian city-communes in the age of Dante and Giotto, tracing the history of a picturure which, while mantaining the same function, had a constant evolution: an image that assumed new meanings while contingencies and contexts were changing giving a decisive contribution to the formation of a shared way of thinking the evil.
2017
978-88-6728-807-6
Nel corso del Medioevo scultori, pittori miniatori e poeti medievali hanno impiegato l’immagine di un uomo punito all’inferno con la borsa attorno al collo per raffigurare avari, usurai, peccatori e per colpire banditi, eretici e scomunicati. Il libro segue le tracce di questa raffigurazione infamante dalla Bisanzio del IX secolo all’Alvernia del XI, dalla Digione duecentesca ai comuni italiani dell’età di Dante e Giotto, ricostruendo la vicenda unica di una figura che, pur rimanendo fedele alla propria funzione, subì una costante evoluzione: un’immagine che nell’alternarsi delle contingenze e dei contesti assunse sempre nuovi significati e diede un contributo decisivo alla formazione di un modo condiviso di pensare il male.
Medioevo; Immagini; Pittura infamante; Economia; Etienne de Bourbon; Arte Romanica; Iconoclasmo; Bando; Scomunica; Mantova; Brescia; Padova: Dante Alighieri; Giotto
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
L'uomo con la borsa al collo. Geneaologia e uso di un'immagine medievale / Milani, Giuliano. - STAMPA. - (2017), pp. 1-297.
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