L'Urbanistica Moderna è uscita silenziosamente, quasi di soppiatto, dalla scena urbana dove era entrata con grande clamore e in maniera spettacolare negli anni Trenta legandosi indissolubilmente alle idee di razionalità e progresso. E lo stesso è accaduto, senza quasi che ce ne accorgessimo, alle varie urbanistiche postmoderne, che si sono avvicendate nei trent'anni successivi in nome dell'ironia, del capriccio, della logica del frammento. Al loro posto si è fatta strada, e si è ormai affermata una nuova idea di città: l'idea di città compatta. È il frutto del ritorno dalla metà degli anni Novanta del secolo scorso, ad un dibattito teorico sui valori, sui fini e sugli obiettivi per il futuro della città nel suo insieme; nonché ad orizzonti di più ampio respiro e alla definizione di nuove strategie di riorganizzazione dello spazio urbano nelle concrete esperienze di pianificazione e progettazione. Quest'idea non si colloca più nella grande corrente della Postmodernità, nella logica del frammento, della parte, che si è dispiegata nella seconda metà del secolo scorso e che pure ha introdotto tanti nuovi principi compositivi - una nuova formula funzionale, nuovi canoni di composizione della forma, nuove regole di organizzazione dei rapporti con l'ambiente - e, al contempo, nuovi principi di costruzione del piano, estetici, di redditività economica. E' un'Idea nuova, che sembra piuttosto collocarsi nel grande alveo della Modernità, che appariva ormai esaurito nei trent'anni dell'Età dell'oro, di cui riprende la centralità dell'Idea, della visione d'insieme, ma di cui ribalta tutti i principi di composizione delle funzioni, della forma e del rapporto con l'ambiente. Il fatto è che l'urbanistica, come tutte le scienze umane, è strettamente legata al proprio tempo, e questa Idea rappresenta il frutto e la presa d'atto della nuova ondata di trasformazioni che ha investito la società, l'economia e la scena urbana europea; cosí come l'urbanistica dell'Età dell'oro e le urbanistiche della Postmodernità rappresentavano il frutto delle due precedenti ondate che si sono snodate in Europa - come in tutto l'Occidente - nei trent'anni del dopoguerra e nei trent'anni successivi della seconda metà del secolo scorso. Cosí, soprattutto nelle grandi città del nord Europa ove maggiore è il fermento culturale, i piani e i progetti urbani si sono andati autonomamente trasformando sotto la spinta delle esigenze che la nuova realtà urbana imponeva, e, ciascuno per proprio conto, sono andati individuando nuovi punti di forza del progetto e nuove strategie spaziali. Questi punti di forza e queste strategie spaziali sono andati progressivamente convergendo, in modo tale da prefigurare nel loro insieme una base di pensiero unitaria: un'impalcatura concettuale e operativa largamente comune. Questo è un libro dunque sulla nuova idea di città che va emergendo nella pratica della progettazione urbana e sulle strategie spaziali per realizzarla. È un libro di sintesi in un'epoca di analisi e, soprattutto, un libro sulle prospettive del futuro in un'epoca schiacciata sul presente. Esso si concentra dunque sul dibattito scientifico sui valori e sui principi e sulle esperienze di pianificazione e disegno urbano più innovative in termini di costruzione e di rimodellamento della città offerti dal panorama europeo dell'ultimo decennio, a paragone con quelli che facevano scuola mezzo secolo fa, e cerca di fare il punto sugli obiettivi e sulle sfide che si sono posti, per tentare di far emergere l'impalcatura concettuale che ne è alla base e l'idea di città che li guida, per capirne le componenti funzionali e formali, per indagarne la loro composizione nello spazio. Tenta in altri termini di tessere i fili che collegano il dibattito scientifico alle esperienze contemporanee, di comprendere e spiegare i principi comuni che hanno presieduto alle diverse soluzioni di organizzazione delle funzioni nello spazio, di costruzione della forma urbana, di composizione degli spazi collettivi, di strutturazione dei volumi edilizi; e come questi principi si colleghino tra loro e con la struttura della società e dell'economia, per capirne il posto nella storia, per comprendere meglio il nostro futuro. Soprattutto cerca di vedere se questi valori, questi principi, queste strategie, possano essere visti come un tutto coerente, espressione di una nuova “idea” di città: di una nuova forma urbana, di una nuova organizzazione funzionale. Nessuno può dubitare seriamente del fatto che tra gli anni Novanta e gli anni Duemila sia finita un'epoca dell'urbanistica e che ne sia iniziata una nuova. Qui abbiamo cercato di tirare le fila dei rivolgimenti che l'hanno prodotta e della base comune di pensiero che presiede alla sua composizione spaziale, dei principi in altri termini per ricomporre la città contemporanea.

La città compatta. Dopo la Postmodernità. I nuovi codici del disegno urbano (Vol I, Seconda edizione riveduta e ampliata) / Cassetti, Roberto. - STAMPA. - (2014), pp. 1-368.

La città compatta. Dopo la Postmodernità. I nuovi codici del disegno urbano (Vol I, Seconda edizione riveduta e ampliata)

CASSETTI, Roberto
2014

Abstract

L'Urbanistica Moderna è uscita silenziosamente, quasi di soppiatto, dalla scena urbana dove era entrata con grande clamore e in maniera spettacolare negli anni Trenta legandosi indissolubilmente alle idee di razionalità e progresso. E lo stesso è accaduto, senza quasi che ce ne accorgessimo, alle varie urbanistiche postmoderne, che si sono avvicendate nei trent'anni successivi in nome dell'ironia, del capriccio, della logica del frammento. Al loro posto si è fatta strada, e si è ormai affermata una nuova idea di città: l'idea di città compatta. È il frutto del ritorno dalla metà degli anni Novanta del secolo scorso, ad un dibattito teorico sui valori, sui fini e sugli obiettivi per il futuro della città nel suo insieme; nonché ad orizzonti di più ampio respiro e alla definizione di nuove strategie di riorganizzazione dello spazio urbano nelle concrete esperienze di pianificazione e progettazione. Quest'idea non si colloca più nella grande corrente della Postmodernità, nella logica del frammento, della parte, che si è dispiegata nella seconda metà del secolo scorso e che pure ha introdotto tanti nuovi principi compositivi - una nuova formula funzionale, nuovi canoni di composizione della forma, nuove regole di organizzazione dei rapporti con l'ambiente - e, al contempo, nuovi principi di costruzione del piano, estetici, di redditività economica. E' un'Idea nuova, che sembra piuttosto collocarsi nel grande alveo della Modernità, che appariva ormai esaurito nei trent'anni dell'Età dell'oro, di cui riprende la centralità dell'Idea, della visione d'insieme, ma di cui ribalta tutti i principi di composizione delle funzioni, della forma e del rapporto con l'ambiente. Il fatto è che l'urbanistica, come tutte le scienze umane, è strettamente legata al proprio tempo, e questa Idea rappresenta il frutto e la presa d'atto della nuova ondata di trasformazioni che ha investito la società, l'economia e la scena urbana europea; cosí come l'urbanistica dell'Età dell'oro e le urbanistiche della Postmodernità rappresentavano il frutto delle due precedenti ondate che si sono snodate in Europa - come in tutto l'Occidente - nei trent'anni del dopoguerra e nei trent'anni successivi della seconda metà del secolo scorso. Cosí, soprattutto nelle grandi città del nord Europa ove maggiore è il fermento culturale, i piani e i progetti urbani si sono andati autonomamente trasformando sotto la spinta delle esigenze che la nuova realtà urbana imponeva, e, ciascuno per proprio conto, sono andati individuando nuovi punti di forza del progetto e nuove strategie spaziali. Questi punti di forza e queste strategie spaziali sono andati progressivamente convergendo, in modo tale da prefigurare nel loro insieme una base di pensiero unitaria: un'impalcatura concettuale e operativa largamente comune. Questo è un libro dunque sulla nuova idea di città che va emergendo nella pratica della progettazione urbana e sulle strategie spaziali per realizzarla. È un libro di sintesi in un'epoca di analisi e, soprattutto, un libro sulle prospettive del futuro in un'epoca schiacciata sul presente. Esso si concentra dunque sul dibattito scientifico sui valori e sui principi e sulle esperienze di pianificazione e disegno urbano più innovative in termini di costruzione e di rimodellamento della città offerti dal panorama europeo dell'ultimo decennio, a paragone con quelli che facevano scuola mezzo secolo fa, e cerca di fare il punto sugli obiettivi e sulle sfide che si sono posti, per tentare di far emergere l'impalcatura concettuale che ne è alla base e l'idea di città che li guida, per capirne le componenti funzionali e formali, per indagarne la loro composizione nello spazio. Tenta in altri termini di tessere i fili che collegano il dibattito scientifico alle esperienze contemporanee, di comprendere e spiegare i principi comuni che hanno presieduto alle diverse soluzioni di organizzazione delle funzioni nello spazio, di costruzione della forma urbana, di composizione degli spazi collettivi, di strutturazione dei volumi edilizi; e come questi principi si colleghino tra loro e con la struttura della società e dell'economia, per capirne il posto nella storia, per comprendere meglio il nostro futuro. Soprattutto cerca di vedere se questi valori, questi principi, queste strategie, possano essere visti come un tutto coerente, espressione di una nuova “idea” di città: di una nuova forma urbana, di una nuova organizzazione funzionale. Nessuno può dubitare seriamente del fatto che tra gli anni Novanta e gli anni Duemila sia finita un'epoca dell'urbanistica e che ne sia iniziata una nuova. Qui abbiamo cercato di tirare le fila dei rivolgimenti che l'hanno prodotta e della base comune di pensiero che presiede alla sua composizione spaziale, dei principi in altri termini per ricomporre la città contemporanea.
2014
9788849222302
ONDATE DEL CAMBIAMENTO URBANO, URBANISTICA. DISEGNO URBANO. NUOVI CODICI DI COMPOSIZIONE FUNZIONALE. NUOVI CODICI DI COMPOSIZIONE FORMALE. NUOVI CODICI DI RICOMPOSIZIONE CON L'AMBIENTE
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
La città compatta. Dopo la Postmodernità. I nuovi codici del disegno urbano (Vol I, Seconda edizione riveduta e ampliata) / Cassetti, Roberto. - STAMPA. - (2014), pp. 1-368.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/934833
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