La quinoa, da pianta sacra a pseudocereale

Tra il II secolo a.C. e il XIII secolo nella parte meridionale del Lago Titicaca (lago situato tra Perù e Bolivia) si sviluppò la cultura Tiwanaku, e nel XV secolo quella Inca, che nel XVI secolo venne però sottomessa dalla conquista spagnola di Francisco Pizarro. Nel contesto sudamericano, le politiche di colonizzazione hanno determinato, nei secoli, l’allontanamento dell’uomo dalle sue tradizioni, dalle sue credenze religiose, dalla natura, ma la forte presenza indigena in Bolivia come in altri paesi dell’America Latina è riuscita a preservare le tradizioni ancestrali di scambio e reciprocità fra gli esseri viventi tipiche di queste zone del mondo. Nella tradizione boliviana quindi la coltura dei prodotti della terra ha mantenuto un ruolo primario nell’ambito dell’alimentazione e molti sono i tipi di coltivazioni utili e sufficienti al sostentamento di persone e animali. Già dopo la conquista, i prodotti americani sono diventati parte essenziale dell’alimentazione quotidiana in Europa. Oggi assistiamo a una nuova ondata di beni alimentari provenienti dall’America Latina, tra cui la quinoa e la tapioca che, come si vedrà, assumono particolare importanza.