Araldica e committenze: i Ferrari di Cosenza

Tra i pregi intrinseci alla tela che è qui oggetto di studio vi è quello di rientrare nel novero delle opere che testimoniano il patrimonio superstite dell’araldica cosentina. Una grave pecca della storiografia locale è infatti quella di non aver mai esaminato integralmente né in modo sempre corretto i circa 190 stemmi tuttora visibili sui portali gentilizi e nei luoghi di culto di Cosenza. Essi possono così dividersi in due gruppi: quelli più fortunati e, almeno nel loro sommario aspetto esteriore, largamente noti alla vulgata grazie alla loro collocazione più centrale (tanto in senso materiale quanto in senso figurato); e quelli raramente o mai osservati, descritti né pubblicati, benché pur essi sopravvissuti a disfacimenti di varia causa. Si tratta della porzione mal conosciuta, che soffre di interpretazioni errate a causa della diffusa leggerezza con cui le discipline del blasone sono, al giorno d’oggi, tenute in considerazione .