La presente monografia offre un prospetto topografico, economico e demografico delle Paludi Pontine in età romana, rileggendo e sovente correggendo, alla luce delle più recenti indagini archeologiche, i risultati acquisiti nel corso dell’ultimo trentennio di ricerche. Dopo aver tracciato una puntuale sintesi storica sul più problematico settore del Lazio Meridionale, incrociando i dati tramandati dalle fonti letterarie con i riscontri offerti dalle evidenze archeologiche, se ne studia distintamente l’accatastamento, confrontandolo con gli agri centuriati limitrofi, il sistema viario, con i suoi fora e le sue stationes, le difficoltà ambientali e sanitarie, legate soprattutto alla diffusione della malaria, la misura e la composizione della popolazione residente e l’economia ivi praticata, dedicando a tale aspetto particolare attenzione alle colture antiche e alla loro capacità di rendita e sostentamento. Grazie alle operazioni di survey archeologico e all'aereofotografia archeologica, viene ridimensionata la possibilità di individuare con certezza le tracce di una centuriazione romana e viene messa in discussione la possibilità – finora accolta – che le Paludi Pontine, prima del loro definitivo tracollo ambientale, fossero densamente popolate e significativamente produttive. I risultati ottenuti – letti congiuntamente – dimostrano come il settore acquitrinoso della Pianura Pontina, pur prestandosi a quelle forme di sfruttamento stagionale, tipiche delle aree paludose, per le sue intrinseche caratteristiche idro-geologiche, fu sempre resistente a ogni intervento antico di bonifica e risanamento.
"Pomptina Palus". Un profilo storico, topografico ed economico del territorio pontino in età romana / Mandatori, Gianluca. - STAMPA. - 6:(2016), pp. 1-280.
"Pomptina Palus". Un profilo storico, topografico ed economico del territorio pontino in età romana
MANDATORI, GIANLUCA
2016
Abstract
La presente monografia offre un prospetto topografico, economico e demografico delle Paludi Pontine in età romana, rileggendo e sovente correggendo, alla luce delle più recenti indagini archeologiche, i risultati acquisiti nel corso dell’ultimo trentennio di ricerche. Dopo aver tracciato una puntuale sintesi storica sul più problematico settore del Lazio Meridionale, incrociando i dati tramandati dalle fonti letterarie con i riscontri offerti dalle evidenze archeologiche, se ne studia distintamente l’accatastamento, confrontandolo con gli agri centuriati limitrofi, il sistema viario, con i suoi fora e le sue stationes, le difficoltà ambientali e sanitarie, legate soprattutto alla diffusione della malaria, la misura e la composizione della popolazione residente e l’economia ivi praticata, dedicando a tale aspetto particolare attenzione alle colture antiche e alla loro capacità di rendita e sostentamento. Grazie alle operazioni di survey archeologico e all'aereofotografia archeologica, viene ridimensionata la possibilità di individuare con certezza le tracce di una centuriazione romana e viene messa in discussione la possibilità – finora accolta – che le Paludi Pontine, prima del loro definitivo tracollo ambientale, fossero densamente popolate e significativamente produttive. I risultati ottenuti – letti congiuntamente – dimostrano come il settore acquitrinoso della Pianura Pontina, pur prestandosi a quelle forme di sfruttamento stagionale, tipiche delle aree paludose, per le sue intrinseche caratteristiche idro-geologiche, fu sempre resistente a ogni intervento antico di bonifica e risanamento.File | Dimensione | Formato | |
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