Although it is better to speak about "Mediterranean of the Cities” (Prezioso 2000) rather than of Mediterranean Cities, Rome is entitled to be indicated as the ideal and symbolic center of the Mediterranean "solid sea" of migration flows. Today, the Mediterranean is no longer the mythical sea of ancient civilizations and ippodamee cities, but the real area of migration and conflicts between ways of living belonging to different traditions, world cultures and visions. On this basis, it is argued that Rome can constitute in the contemporary world, a positive paradigm of hybridisation and coexistence, thanks to geographic location, history and anthropology. If "Contemporary "is what includes, all together, the layers and the sense of history - while modern on the contrary has made a “tabula rasa” of the past -, the Mediterranean character is a key to understand not only the present, but specifically the architecture of the city with transparent shopping centers, libraries, museums, as well as opaque walls enclosing bubbles of urbanity with a predominance of local rules, and an idea of space, which have little to do with the system of invariants of the winning line of modernity. So, Rome can be understood as paradigm of the Mediterranean character. Seen out from the clichés of the city of the Caesars and archeology, through its potential "ecologies" – Tiber, Aurelian Walls, Roman roads, Appian park, markets and places of exchange – Rome represents the coexistence of different urban models and ways of living, manifestation of different "speeds" of urban development and expression of the infinite survival strategies which have ensured the spontaneous "adaptation" to the new contemporary needs, in ways which are not always orthodox, but sometimes more effective than those planned.

Se è vero che è preferibile parlare di "Mediterraneo delle città" (Prezioso 2000) piuttosto che di città del mediterraneo, possiamo considerare Roma come il centro ideale e simbolico del Mediterraneo, “mare solido” dei flussi contemporanei. Un Mediterraneo che non è più quello mitico delle civiltà antiche e delle città ippodamee, ma quello reale delle migrazioni e dei conflitti tra modi di abitare che appartengono a tradizioni, culture e visioni del mondo altre. È su questi presupposti che si fonda l’ipotesi che Roma, per posizione geografica, storia e antropologia, possa costituire nella contemporaneità, un paradigma positivo di ibridazione e coesistenza. Se "contemporaneo" è ciò che comprende, tutti insieme, gli strati e il senso della storia, laddove moderno è ciò che ha fatto tabula rasa del passato, la mediterraneità è una chiave di lettura del presente, e di un’architettura della città, che non è solo quella trasparente dei centri commerciali, delle biblioteche, dei musei ma anche quella opaca dei muri che racchiudono bolle di urbanità dove a prevalere è una regola del territorio e un senso dello spazio, che poco hanno a che fare con quel sistema di invarianti, proprie della linea vincente della modernità. Roma dunque può essere intesa come un paradigma della contemporaneità. Letta fuori dai cliché della città dei Cesari e dell’archeologia, attraverso le sue “ecologie” potenziali – Tevere, Mura Aureliane e consolari, parco dell’Appia, mercati e luoghi dello scambio –, Roma è coesistenza di modelli urbani e modi dell’abitare differenti, manifestazione delle differenti “velocità” dello sviluppo urbano ed espressione delle infinite strategie di sopravvivenza che hanno garantito l’adeguamento “spontaneo” ai nuovi bisogni contemporanei in modi non sempre ortodossi, ma talvolta più efficaci di quelli progettati.

Roma-mediterranea. Rome-mediterranean city / Capuano, Alessandra; Criconia, Alessandra; Toppetti, Fabrizio; Lanzetta, Alessandro; Morgia, Federica. - STAMPA. - (2016), pp. 38-45.

Roma-mediterranea. Rome-mediterranean city

Capuano, Alessandra
;
Criconia, Alessandra
;
Toppetti, Fabrizio
;
Lanzetta, Alessandro
;
Morgia, Federica
2016

Abstract

Although it is better to speak about "Mediterranean of the Cities” (Prezioso 2000) rather than of Mediterranean Cities, Rome is entitled to be indicated as the ideal and symbolic center of the Mediterranean "solid sea" of migration flows. Today, the Mediterranean is no longer the mythical sea of ancient civilizations and ippodamee cities, but the real area of migration and conflicts between ways of living belonging to different traditions, world cultures and visions. On this basis, it is argued that Rome can constitute in the contemporary world, a positive paradigm of hybridisation and coexistence, thanks to geographic location, history and anthropology. If "Contemporary "is what includes, all together, the layers and the sense of history - while modern on the contrary has made a “tabula rasa” of the past -, the Mediterranean character is a key to understand not only the present, but specifically the architecture of the city with transparent shopping centers, libraries, museums, as well as opaque walls enclosing bubbles of urbanity with a predominance of local rules, and an idea of space, which have little to do with the system of invariants of the winning line of modernity. So, Rome can be understood as paradigm of the Mediterranean character. Seen out from the clichés of the city of the Caesars and archeology, through its potential "ecologies" – Tiber, Aurelian Walls, Roman roads, Appian park, markets and places of exchange – Rome represents the coexistence of different urban models and ways of living, manifestation of different "speeds" of urban development and expression of the infinite survival strategies which have ensured the spontaneous "adaptation" to the new contemporary needs, in ways which are not always orthodox, but sometimes more effective than those planned.
2016
Reporting frome
978-88-96434-43-7
Se è vero che è preferibile parlare di "Mediterraneo delle città" (Prezioso 2000) piuttosto che di città del mediterraneo, possiamo considerare Roma come il centro ideale e simbolico del Mediterraneo, “mare solido” dei flussi contemporanei. Un Mediterraneo che non è più quello mitico delle civiltà antiche e delle città ippodamee, ma quello reale delle migrazioni e dei conflitti tra modi di abitare che appartengono a tradizioni, culture e visioni del mondo altre. È su questi presupposti che si fonda l’ipotesi che Roma, per posizione geografica, storia e antropologia, possa costituire nella contemporaneità, un paradigma positivo di ibridazione e coesistenza. Se "contemporaneo" è ciò che comprende, tutti insieme, gli strati e il senso della storia, laddove moderno è ciò che ha fatto tabula rasa del passato, la mediterraneità è una chiave di lettura del presente, e di un’architettura della città, che non è solo quella trasparente dei centri commerciali, delle biblioteche, dei musei ma anche quella opaca dei muri che racchiudono bolle di urbanità dove a prevalere è una regola del territorio e un senso dello spazio, che poco hanno a che fare con quel sistema di invarianti, proprie della linea vincente della modernità. Roma dunque può essere intesa come un paradigma della contemporaneità. Letta fuori dai cliché della città dei Cesari e dell’archeologia, attraverso le sue “ecologie” potenziali – Tevere, Mura Aureliane e consolari, parco dell’Appia, mercati e luoghi dello scambio –, Roma è coesistenza di modelli urbani e modi dell’abitare differenti, manifestazione delle differenti “velocità” dello sviluppo urbano ed espressione delle infinite strategie di sopravvivenza che hanno garantito l’adeguamento “spontaneo” ai nuovi bisogni contemporanei in modi non sempre ortodossi, ma talvolta più efficaci di quelli progettati.
Carattere mediterrano; mare solido; ecologie di Roma; modelli urbani; Mediterranean character; Solid sea; Rome's ecologies; Urban models
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Roma-mediterranea. Rome-mediterranean city / Capuano, Alessandra; Criconia, Alessandra; Toppetti, Fabrizio; Lanzetta, Alessandro; Morgia, Federica. - STAMPA. - (2016), pp. 38-45.
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