La scala ovale del Quirinale fu realizzata su commissione del pontefice bolognese Gregorio XIII Boncompagni (1572-1585), che ne affidò il progetto all’architetto Ottaviano Mascarino (1536-1606), suo conterraneo. La storiografia artistica ha celebrato l’opera fin dal suo primo apparire ed essa è ancor oggi menzionata dai principali manuali sull’architettura del Cinquecento come una delle più notevoli creazioni di Mascarino. Nonostante la sua fama duratura, la scala ovale con ordini di colonne binate non è mai stata oggetto di una trattazione approfondita. In questo volume l’opera è indagata nel contesto che l’ha vista sorgere, ripercorrendone le ragioni e la genesi progettuale, non senza precisarne le modifiche successive, evidenziando infine il valore di modello che ha esercitato a lungo e con ampie ricadute nel secolo successivo. Il rilievo scientifico appositamente realizzato mira ad approfondire le «difficultà» insite nelle geometrie adottate, la cui importanza per il risultato finale era già stata evidenziata da Egnazio Danti nei suoi commenti a Le due regole della prospettiva pratica di Vignola (1583).
Con più difficoltà. La scala ovale di Ottaviano Mascarino nel palazzo del Quirinale / Paris, Leonardo; Ricci, Maurizio; ROCA DE AMICIS, Augusto. - STAMPA. - (2016), pp. 1-112.
Con più difficoltà. La scala ovale di Ottaviano Mascarino nel palazzo del Quirinale
PARIS, LeonardoPrimo
;RICCI, MAURIZIOSecondo
;ROCA DE AMICIS, AugustoUltimo
2016
Abstract
La scala ovale del Quirinale fu realizzata su commissione del pontefice bolognese Gregorio XIII Boncompagni (1572-1585), che ne affidò il progetto all’architetto Ottaviano Mascarino (1536-1606), suo conterraneo. La storiografia artistica ha celebrato l’opera fin dal suo primo apparire ed essa è ancor oggi menzionata dai principali manuali sull’architettura del Cinquecento come una delle più notevoli creazioni di Mascarino. Nonostante la sua fama duratura, la scala ovale con ordini di colonne binate non è mai stata oggetto di una trattazione approfondita. In questo volume l’opera è indagata nel contesto che l’ha vista sorgere, ripercorrendone le ragioni e la genesi progettuale, non senza precisarne le modifiche successive, evidenziando infine il valore di modello che ha esercitato a lungo e con ampie ricadute nel secolo successivo. Il rilievo scientifico appositamente realizzato mira ad approfondire le «difficultà» insite nelle geometrie adottate, la cui importanza per il risultato finale era già stata evidenziata da Egnazio Danti nei suoi commenti a Le due regole della prospettiva pratica di Vignola (1583).File | Dimensione | Formato | |
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