Una vastissima letteratura critica ha sviscerato i molteplici aspetti di Le Corbusier. A cinquant’anni dalla sua morte è opportuno riflettere non solo su cosa abbia rappresentato per le generazioni successive la sua opera, ma sulle riscritture, a vario titolo emulazioni, interpretazioni e tradimenti che hanno fatto sì che l’utopia realizzata si diffondesse a scala mondiale con arricchimenti ma anche profonde distorsioni, talvolta devastanti. Sommo interprete della nuova materia del cemento armato, con la quale ha costruito il linguaggio della modernità, e grazie alla quale ha potuto definire con esattezza una metodologia compositiva inedita, la sua ricapitolazione integrale delle forme e dei contenuti dell’urbanistica, dell’architettura e del design ha segnato in modo inequivocabile un “prima” e un “dopo”. L’intervento propone una lettura personale per sovrapposizioni tra la “fonte”, cioè l’impatto dal vivo con le opere del maestro e le forme di appropriazione mediata dalle riscritture di altri autori che hanno condizionato la lettura stessa dell’opera di Le Corbusier.
Le Corbusier e i suoi palinsesti / Zammerini, Massimo. - STAMPA. - (2016), pp. 437-445.
Le Corbusier e i suoi palinsesti
ZAMMERINI, MASSIMO
2016
Abstract
Una vastissima letteratura critica ha sviscerato i molteplici aspetti di Le Corbusier. A cinquant’anni dalla sua morte è opportuno riflettere non solo su cosa abbia rappresentato per le generazioni successive la sua opera, ma sulle riscritture, a vario titolo emulazioni, interpretazioni e tradimenti che hanno fatto sì che l’utopia realizzata si diffondesse a scala mondiale con arricchimenti ma anche profonde distorsioni, talvolta devastanti. Sommo interprete della nuova materia del cemento armato, con la quale ha costruito il linguaggio della modernità, e grazie alla quale ha potuto definire con esattezza una metodologia compositiva inedita, la sua ricapitolazione integrale delle forme e dei contenuti dell’urbanistica, dell’architettura e del design ha segnato in modo inequivocabile un “prima” e un “dopo”. L’intervento propone una lettura personale per sovrapposizioni tra la “fonte”, cioè l’impatto dal vivo con le opere del maestro e le forme di appropriazione mediata dalle riscritture di altri autori che hanno condizionato la lettura stessa dell’opera di Le Corbusier.File | Dimensione | Formato | |
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