L’analisi annuale dell’incidenza di morbillo, rosolia, parotite e varicella stratificata per genere e per fasce di età è di grande importanza, non solo perché sono malattie infettive altamente contagiose che possono comportare complicanze anche gravi nei soggetti colpiti, nonché danni al feto se ad essere colpite da rosolia o varicella sono le donne in gravidanza, ma anche per valutare eventuali difetti di copertura o di efficacia degli interventi vaccinali. In particolare, il monitoraggio dell’incidenza del morbillo e della rosolia richiede una attenta valutazione dal momento che l’Italia ha aderito al Piano strategico messo a punto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per la loro eliminazione nella Regione europea entro il 2015. Il Piano Nazionale per l’Eliminazione del Morbillo e della Rosolia congenita (PNEMoRc) 2010-2015 è stato approvato con Intesa Stato-Regioni nel 2011 e, in linea con gli obiettivi generali della Regione europea OMS, fissa per il 2015: l’eliminazione dei casi di morbillo endemico, l’eliminazione dei casi di rosolia endemica, la riduzione dell’incidenza dei casi di rosolia congenita a meno di 1 caso ogni 100.000 nati vivi. La prevenzione in Italia si effettua tramite vaccinazione trivalente anti Morbillo-Parotite-Rosolia (MPR), con indicazioni per la somministrazione della prima dose per tutti i bambini a partire dai 12 mesi compiuti e comunque entro il quindicesimo mese di vita, e con l’introduzione di una seconda dose all’età di 5-6 anni. Il vaccino contro la varicella può essere somministrato seguendo lo stesso calendario anche in combinazione con il vaccino MPR.
Alcune malattie a trasmissione respiratoria: morbillo, parotite, rosolia e varicella / Marzuillo, Carolina; DE VITO, Corrado; D’Errico, M. M.; Grasso, G. M.; Pompa, M. G.; Villari, Paolo. - STAMPA. - (2015), pp. 192-197.
Alcune malattie a trasmissione respiratoria: morbillo, parotite, rosolia e varicella
MARZUILLO, CAROLINA;DE VITO, CORRADO;VILLARI, Paolo
2015
Abstract
L’analisi annuale dell’incidenza di morbillo, rosolia, parotite e varicella stratificata per genere e per fasce di età è di grande importanza, non solo perché sono malattie infettive altamente contagiose che possono comportare complicanze anche gravi nei soggetti colpiti, nonché danni al feto se ad essere colpite da rosolia o varicella sono le donne in gravidanza, ma anche per valutare eventuali difetti di copertura o di efficacia degli interventi vaccinali. In particolare, il monitoraggio dell’incidenza del morbillo e della rosolia richiede una attenta valutazione dal momento che l’Italia ha aderito al Piano strategico messo a punto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per la loro eliminazione nella Regione europea entro il 2015. Il Piano Nazionale per l’Eliminazione del Morbillo e della Rosolia congenita (PNEMoRc) 2010-2015 è stato approvato con Intesa Stato-Regioni nel 2011 e, in linea con gli obiettivi generali della Regione europea OMS, fissa per il 2015: l’eliminazione dei casi di morbillo endemico, l’eliminazione dei casi di rosolia endemica, la riduzione dell’incidenza dei casi di rosolia congenita a meno di 1 caso ogni 100.000 nati vivi. La prevenzione in Italia si effettua tramite vaccinazione trivalente anti Morbillo-Parotite-Rosolia (MPR), con indicazioni per la somministrazione della prima dose per tutti i bambini a partire dai 12 mesi compiuti e comunque entro il quindicesimo mese di vita, e con l’introduzione di una seconda dose all’età di 5-6 anni. Il vaccino contro la varicella può essere somministrato seguendo lo stesso calendario anche in combinazione con il vaccino MPR.File | Dimensione | Formato | |
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